Unical, tutto pronto per lo spettacolo di Massimo Ranieri

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La programmazione del Centro Arti musica e Spettacolo dell’Università della Calabria riprende con lo spettacolo “Teatro del Porto”, interpretato da Massimo Ranieri e diretto da Maurizio Scaparro, in scena martedì 14 e mercoledì 15 febbraio alle ore 20:30 presso il Teatro Auditorium.

Lo spettacolo, produzione della compagnia “Gli Ipocriti”, vuole rendere omaggio all’opera di Raffaele Viviani, attraverso la messa in scena delle sue poesie, parole e musiche. Ranieri e Scaparro, dopo il successo del loro precedente spettacolo, “Viviani Varietà”, tornano ad affrontare la prosa del grande drammaturgo partenopeo, portando in scena la Napoli a cui, già cent’anni fa, Viviani guardava con amore e ironia, descrivendola con crudo realismo e squisita sintesi di linguaggio.

“Teatro del Porto” riporta in scena la migliore tradizione del varietà, intervallando canzoni e prosa e si inserisce in una linea di programmazione e di ricerca sulla tradizione napoletana di spettacolo che il CAMS ha intrapreso già da qualche anno, con gli omaggi a Mario Martone, Eduardo De Filippo e Toni Servillo. In scena, Massimo Ranieri è accompagnato da un nutrito gruppo di cantanti-attori-ballerini: Ernesto Lama, Angela De Matteo, Gaia Bassi, Roberto Bani, Mario Zinno, Ivano Schiavi, Antonio Speranza, Francesca Ciardiello. A completare il cast l’orchestra, diretta dal maestro Ciro Cascino, che dialoga costantemente con gli interpreti.

Protagonista dello spettacolo è la teatralità degli emigranti, degli zingari, dei pescatori, dei guappi, dei gagà, delle cocotte, delle prostitute, insomma, il mondo della strada. Viviani analizza ed esprime questo mondo dal di dentro, realizzando una serie di ritratti di sconvolgente evidenza drammatica, poiché sono uomini e donne comuni che non nascondono nulla e rivelano fino in fondo la tragica verità della loro esistenza. Le storie di questa umanità disperata, raccontate da Viviani, risultano attuali oggi come lo erano all’epoca e sembrano accompagnare lo spettatore verso il presente, anzi, verso il futuro.