Prof ucciso a Sassoferrato, fermato un muratore calabrese: la gelosia alla base del delitto

Calabria Cronaca
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Ti ammazzo, ti ammazzo”. La minaccia, brandendo un coltello, seguita ai fatti: diversi fendenti che colpiscono la vittima, si stima addirittura oltre una ventina i colpi inferti ma, ovviamente, è tutto da verificare. Sarà l'autopsia a chiarire l'esatta dinamica.

A subire l’aggressione mortale un professore di lettere di Sassoferrato, in provincia di Ancona, il 47enne Alessandro Vitaletti, per il quale non c’è stato nulla da fare: nonostante la corsa disperata verso l’ospedale il 47enne è morto pochi minuti dopo essere arrivato nel presidio ospedaliero cittadino.

Gli investigatori sono sulle tracce del presunto assassino, si tratterebbe di un muratore di origine calabrese, residente a Scheggia, in provincia di Perugia. Il suo nome non è stato ancora reso noto dagli inquirenti per ragioni investigative ma su di lui il Pm Serena Bizzarri, della Procura di Ancona, ha già emesso un provvedimento di fermo per omicidio volontario, ed è attualmente ricercato.

Da quanto ricostruito la vittima si era fermata per fare benzina. Il muratore l’avrebbe intravisto, da lontano, uscendo da un bar di via Buozzi a Sassoferrato e, secondo alcune testimonianze, l’avrebbe avvicinato lanciandogli dapprima la minaccia di morte e poi colpendolo col coltello all’addome e torace, alla gamba e alle mani. Subito dopo si sarebbe dato alla fuga sbarazzandosi, nel tragitto, dell’arma del delitto.

Sia il muratore che Vitaletti erano separati ed il primo pare non accettasse il fatto che il professore frequentasse la sua ex compagna. Da qui l’ipotesi del movente per gelosia.


FERMATO IL PRESUNTO ASSASSINO

17:30 | Il presunto omicida di Vitaletti è Sebastiano Dimasi, 55enne muratore di origini calabrese. L’uomo è stato rintracciato e fermato nei pressi della sua abitazione di Scheggia ed al momento si trova nella Caserma dei carabinieri di Sassoferrato, dove sarà sottoposto ad interrogatorio.