Carenza personale a Tac/Radiologia, Sulpi: ci vorrebbero tanti dottor Cordopatri

Reggio Calabria Salute

La carenza di personale Medico di Tac-Radiologia negli ospedali Spoke dell’Asp di Reggio Calabria è nota a tutti. L’attuale gestione commissariale ha iniziato a fare le assunzioni previste dai decreti varati dal Commissario Regionale, Massimo Scura “ma, valutando il personale con limitazioni e quello imboscato, non si raggiungerà mai il numero ottimale” necessario a garantire tutti i servizi diagnostici strumentali nei tempi previsti dai Lea, i livelli essenziali di assistenza.

Questo il giudizio espresso da Giuseppe Gentile, segretario regionale del sindacato Sulpi che, comunque, dà atto al Commissario Brancati e al Sub Commissario Iracà, “dell’intervento mirato su tale servizio pubblico essenziale. Il Dott. Cordopatri – afferma Gentile - è l’unico primario disponibile 24 ore su 24, è l’unico primario che lavora di giorno e di notte, ha fatto un enorme sacrificio personale e famigliare, lavorando di mattina, pomeriggio e notte negli ospedali Spoke di Polistena e Locri; ha garantito la continuità assistenziale in servizio attivo e in pronta disponibilità notturna e festiva in tempi non sospetti, in silenzio e con grande abnegazione come Medico e come Primario, garantendo le prestazioni in silenzio e senza nulla chiedere, dal 16 agosto al 16 dicembre 2016 nei due ospedali di riferimento”.

Per il sindacalista, insomma, si tratta di “un professionista unico nel sul genere (nessun primario lavora di notte in servizio attivo o in pronta disponibilità). Sicuramente non criticabile da nessuna parte sindacale, perché questo uomo crede fermamente e senza alcun indugio nella sanità pubblica. Lo dimostrano i fatti non le chiacchiere. Il grande senso di responsabilità – prosegue il sindacalista - contraddistingue questa eccellenza venuta da Verona, non è mutuabile da nessun medico nell’ASP di Reggio Calabria perché lui è un Sanitario formato mentalmente per essere al servizio dell’ammalato a prescindere. La delibera 496 del 13 dicembre 2016, ha inteso porre rimedio alle carenze di personale Medico Radiologo ma, non è rivolta soltanto al Primario della Radiologia/Tac dell’ospedale di Polistena”.

Gentile spiega che questo provvedimento “coinvolge tutti i Medici Radiologi dell’ASP, disponibili ad effettuare l’attività libero professionale. Tant’è che uno dei radiologi di Locri ha già aderito a tale attività, garantendo l’esecuzione di qualche ecografia nelle ore pomeridiane. Poi tutti hanno il diritto di criticare chi lavora ma non lo faranno mai i cittadini ammalati che hanno avuto modo di conoscere l’alta professionalità del Dott. Cordopatri, medico e persona perbene. Forse l’intendo potrebbe essere quello di riportare le attività diagnostiche nel passato, nell’epoca in cui il pubblico manteneva un organico di medici e tecnici ottimale e gran parte degli esami venivano eseguiti dagli studi privati convenzionati. D’altro canto la spesa impegnata per l’attività libero professionale offre la possibilità di far lavorare più medici radiologi al costo di uno soltanto”.

Secondo il Sulpi, poi, in questo scenario emergerebbe “una posizione strumentale, di mala-critica, frettolosa e disattenta ma persino pericolosa. L’intento forse potrebbe essere quello di indurre colui che si è preso carico di tanti sacrifici a buttare le spugna e adeguarsi al tenore di vita dei suoi colleghi posizionandosi con un piede dentro il Servizio Pubblico e l’altro negli affari della sanità privati. Queste persone non conoscono né l’uomo, né il Medico con cui hanno a che fare. Noi siamo – prosegue - sicuri della bontà d’animo del Dott. Cordopatri, dell’attaccamento, persino morboso al lavoro pubblico e della grande forza che lo spinge a ricercare il “top de gamma” nelle prestazioni e non ultimo del suo dovere civico nei confronti degli ammalati. Tutte queste prerogative sono ben salde nel suo fare quotidiano e non riuscirà mai a pensare in modo diverso dal suo essere uomo calabrese, ritornato in Calabria per dare tutto se stesso al servizio dell’ammalato”.

“La gestione Commissariale dell’ASP – aggiunge Gentile - ha capito le potenzialità di questo illustre Professionista, tant’è che gli ha assegnato l’incarico di coordinare l’intera rete della diagnostica strumentale dell’ASP provinciale, confidando nel suo modo garbato e forte di fare proselitismo e formare le nuove leve sulla scia del suo pensiero professionale e umano. Siamo certi che i nuovi medici – conclude il Sulpi - sapranno emulare l’operato di un grande primario e i cittadini saranno contenti di poter eseguire gli esami di diagnostica – TAC e Radiologia (a breve anche di Risonanza Magnetica Nucleare), evitando le liste di attesa, già da tempo azzerate da questo eccellente primario".