Morano, siglato protocollo d’intesa tra sindaci del Pollino e Asp

Cosenza Attualità

Buone nuove per i moranesi e in generale per i cittadini afferenti al Distretto sanitario di Castrovillari: siglato un protocollo d’intesa per la “Costituzione di ambulatori periferici – sub – livello del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata”. In altre parole, i Punti prelievo ematici (Ppe) recentemente disattivati saranno trasformati in Ambulatorio Infermieristico. Lo consentono le vigenti normative regionali in materia. E non solo continueranno ad erogare i servizi precedenti, i prelievi per l’appunto, ma ampliano significativamente il numero delle specifiche prestazioni ivi fruibili. Si, perché dopo la paventata chiusura delle postazioni periferiche - allocate nei paesi di Acquaformosa, Civita, Frascineto, Laino Castello, Laino Borgo, Morano, Saracena, Altomonte, Firmo, San Basile - operazione che, come si ricorderà, aveva scatenato le proteste di tutti i sindaci e amministratori interessati, la situazione si è evoluta positivamente. Per l’utenza. E meno male… dato che in caso contrario, si sarebbero private le popolazioni di ben dieci centri gravitanti nell’area del Pollino di un servizio utilissimo e garantito ormai da oltre venti anni. Lapalissiane le ripercussioni sul tessuto sociale, specialmente per le fasce più cagionevoli ed esposte.

In una missiva inviata ai direttori dell’Asp Cosenza Franco Maria De Rose e del Distretto sanitario di Castrovillari Antonio Perri, Di Leone e Iazzolino lamentavano come un tale provvedimento draconiano ledesse profondamente il diritto basilare di tutti i cittadini a ricevere un adeguato sostegno assistenziale senza essere costretti a spostarsi da un paese all’altro, con tutte le difficoltà che questo comporta. Insomma - era il senso della lettera - va bene razionalizzare, anzi è indispensabile per limitare gli sprechi, ma talune tipologie di servizi, specie se rientrano nell’alveo dei diritti essenziali dell’individuo, non possono essere espunti unilateralmente. Accadeva qualche settimana fa. Al carteggio seguì, nella residenza municipale di Morano un summit dei sindaci dei paesi toccati dagli effetti della soppressione dei Ppe, nel quale fu richiesto un colloquio urgente ai vertici dell’Azienda sanitaria. E difatti l’incontro c’è stato e con esiti, come detto, assolutamente incoraggianti: è stata accolta la proposta di Maurizio Iazzolino, membro dell’esecutivo Di Leone, affinché i Ppe siano convertiti in Ambulatori infermieristici, ossia presidi presso i quali, oltre al consueto prelievo ematico, si possono somministrare prestazioni che vanno dalla semplice rilevazione dei parametri vitali ad altre pratiche più complesse come la medicazione, la terapia iniettiva ecc. Il tutto è dettagliato nel citato protocollo d’intesa sottoscritto giovedì 11 novembre scorso nei locali dell’Asp di Via Po, a Castrovillari, dai sindaci del comprensorio e dal direttore del Distretto sanitario Antonio Perri.

Il documento sintetizza i diversi interventi succedutisi nella circostanza e fa rilevare come occorra assicurare continuità agli interventi rivolti a “migliorare la qualità della vita della persona, in particolare dei soggetti anziani con difficoltà di natura fisica e logistica, offrendo loro un servizio in risposta ai loro bisogni”. A fronte delle esigenze emerse e più volte sottolineate nell’analisi che il primo cittadino di Morano Francesco Di Leone ha proposto al tavolo istituzionale, le parti hanno concordato e stipulato “la costituzione di ambulatori periferici, da intendere come strutture di sub-livello del Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, al fine di garantire l’equità nella distribuzione delle risorse e dell’offerta di servizi su tutto il territorio distrettuale, in ossequio a quanto indicato nel PSR 2004-2006, concernenti le attività rivolte a soggetti in condizioni di fragilità, di non autosufficienza o di dipendenza e, altresì, con problemi di natura logistica e orografica per il raggiungimento dei Servizi sul territorio”. L’attività “verrà espletata una volta a settimana, mediante l’utilizzo di personale sanitario dell’Asp e personale amministrativo alle dipendenze dei Comuni interessati per il disbrigo di pratiche, riscossione ticket, ecc”. «Un grande risultato – commenta l’assessore Iazzolino. Grazie all’impegno nostro e delle altre amministrazioni comunali coinvolte, siamo riusciti a raddrizzare la situazione evitando che un servizio così importante, soprattutto per quella fetta di popolazione alle prese con malattie croniche che necessitano di continui controlli ematici, venisse improvvisamente a mancare determinando un grave disagio ed un pesante impoverimento nell’offerta di servizi. I bisogni di salute dei cittadini attendono – osserva l’amministratore moranese – azioni efficaci e risposte sinergiche a difesa dei diritti fondamentali della persona. Per questo abbiamo lottato e ottenuto un eccellente risultato a vantaggio di tutti i cittadini”. Cosa cambia, in soldoni? Cambia che dopo un breve periodo di sospensione, da martedì 23 novembre prossimo, l’utenza potrà ritornare a fruire del servizio Prelievo ematico.