Fausto Orsomarso: “Vicenda Campanella è vergognosa”

Cosenza Attualità
Fausto Orsomarso

Secondo giorno di sciopero della fame per il giornalista Mario Campanella, impegnato in una lunga ed estenuante battaglia contro L'Asp di Cosenza per il riconoscimento del diritto alla immissione in servizio e alla stabilizzazione.

"Continuerò fin che mi sarà possibile-afferma il giornalista- per usare tutte le armi della civiltà contro un potere tracotante e impassibile. Nelle prossime ore l'avvocato Katia Vetere, uno.dei legali (insieme a Mara Paone e Sergio Campanella) del giornalista, presenterà ricorso ex art 700 al tribunale del lavoro , alla luce di novità emerse di recente inerenti il periculum in mora , atteso che il fumus boni juris è evidente e clamoroso. "Mi chiedo se sia giusto che un professionista apprezzato , in possesso dei titoli di legge, debba arrivare a fare lo sciopero della fame per far sentire la sua voce a un sistema sordo, che colleziona solo clientele per gli amici e lite tra presunti guelfi e falsi ghibellini".

Lo afferma a proposito della vicenda del giornalista, Mario Campanella, l'onorevole Fausto Orsomarso,consigliere regionale, Gruppo misto.

"C'è un atto transattivo cogente - sottolinea Orsomarso - che obbliga L'Asp a rispettarlo, invece che chiudersi nei suoi clichédi potere. Il fatto che il prossimo 5 maggio, il giudice adito, scioglierà la riserva sul procedimento ordinario- prosegue ancora Orsomarso- e non abbiamo dubbi che darà ragione al giornalista, doveva fare agire diversamente l'Asp, immettendo in servizio il professionista come applicazione di un accordo valido.Invece, siamo all'ostruzionismo che coinvolge Oliverio e Scura, impegnati a litigare quotidianamente, e che produce danni morali e materiali enormi per Campanella, danni (veri) che prima o poi qualcuno sarà chiamato a pagare di tasca propria".

"Nel mentre – conclude Orsomarso - ribadisco la mia solidarietà al professionista- conclude Orsomarso- confido che la magistratura possa risolvere la questione, seppure con l'amarezza della constatazione di una politica assente e mediocre”.