Successo per "Notturno di donna con ospiti”, con Giuliana De Sio

Catanzaro Tempo Libero

Eros, pulsioni energetiche e poi un vortice di lutto. Questo è “Notturno di donna con ospiti” di Annibale Ruccello, interpretato magistralmente dalla bravissima e inossidabile Giuliana De Sio. Un'interpretazione eccezionale che ha emozionato il pubblico, in un dramma che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, fino al finale inatteso e drammatico.

Uno spettacolo di altissimo livello, consolidato dalle oltre 800 repliche e dall'innata bravura degli attori sul palco: acconto alla De Sio c'erano infatti i bravissimi Gino Curcione, Rosaria De Cicco, Andrea De Venuti, Mimmo Esposito e Luigi Iacuzio. Sapiente la regia di Enrico Maria Lamanna, che in un percorso apparentemente triste, alterna anche un'involontaria comicità. Un fuori programma della rassegna “Vacantiandu 2016-17”, organizzato dai Teatri calabresi associati, in collaborazione con l’associazione teatrale “I Vacantusi” e con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme, in occasione delle festività natalizie.

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Adriana, ingenua casalinga incinta del terzo figlio, vive nella periferia di un paesino napoletano insieme al marito Michele, rude metronotte. La sua esistenza scorre lenta e inesorabile tanto da ritrovarsi spesso sola e annoiata. Una notte d'estate però, mentre suo marito è al lavoro e Adriana è addormentata davanti al televisore, in casa piomba un'ospite inattesa: una donna spaventata infatti chiede rifugio alla donna, in seguito a un'aggressione subita per strada.

Dopo averla accolta, Adriana riconosce nell'ospite la sua vecchia compagna di banco Rosanna, donna cinica e priva di tatto. La serata viene maggiormente movimentata dall'arrivo di Arturo, marito di Rosanna che lei tradisce costantemente. Questi comincia a corteggiare spudoratamente Adriana, la quale si ritrova ben presto al centro di una vicenda inimmaginabile, che si complica sempre più quando al trio si aggiungono Michele e Sandro, ex fidanzato di Adriana appena uscito di galera.

La presenza degli ospiti dà modo ad Adriana di riconsiderare la sua vita con occhio critico, esaminando la sua infanzia trascorsa con un padre remissivo e una madre opprimente. Nella mente di Adriana riaffiorano i momenti più importanti della sua adolescenza, con la presenza “ingombrante” della madre e quel padre amoroso scomparso due anni prima. La folle e imprevedibile nottata lascia pesanti segni nella psiche di Adriana, che presa dalla disperazione e annebbiata dall'alcol, finisce per impazzire e uccidere i suoi due figli.