Ospedale di Praia smantellato? Esposto in Procura

Cosenza Salute

Ufficializzata l’azione legale intrapresa da Raffaele Papa (Idm), Francesco Marsiglia (S.I.) e Antonio Mandarano (Movimento l’Alternativa) in difesa del nosocomio praiese, presso la Procura della repubblica di Catanzaro, lo scorso 7 ottobre, nei confronti del Commissario ad Acta per il rientro dal debito sanitario, Massimo Scura.

“Dall’1 aprile 2012 ad oggi, momento in cui è stata decretata la fine delle funzioni ospedaliere del nosocomio praiese, il nostro ospedale è stato oggetto di continue promesse e passerelle politiche, finalizzate all’ottenimento del maggior numero di consensi dal politicante di turno” affermano Papa, Marsiglia e Mandarano, spiegando che nonostante la sentenza favorevole del Consiglio di Stato, ottenuta in seguito al ricorso presentato, nel febbraio 2012, da parte delle amministrazioni di Praia e Tortora “il Commissario ad Acta, si è guardato bene dall’attuarla, anzi ha approvato ulteriori provvedimenti che porteranno alla definitiva chiusura del Punto di Primo Intervento, con l’affidamento del servizio al 118”.

In questo riassetto organizzativo della Regione Calabria, l’ultimo DCA (il n.113/2016) sulla “organizzazione della rete territoriale”, per i tre rappresentanti politici confermerebbe “il definitivo smantellamento del nostro presidio ospedaliero, dove non si potranno curare nemmeno i casi di medio-bassa complessità”.

Idm, Sinistra Italiana e Movimento L’Alternativa evidenziano nei provvedimenti del Commissario ad Acta “un palese abuso di potere che avrebbe assegnato le funzioni principali dell’assistenza sanitaria, di esclusiva competenza delle strutture pubbliche (d.m. n. 70/2015), alla sanità privata, anche con la colpevole indifferenza di vari rappresentanti politici ed istituzionali”.

L’esposto alla procura, viene spiegati, è finalizzato ad accertare e valutare se nei fatti, atti e comportamenti di soggetti ben identificabili, “che con il loro comportamento commissivo e/o omissivo abbiano penalizzato la nostra struttura ospedaliera e conseguentemente i cittadini del comprensorio, favorendo le strutture sanitarie private accreditate e se dal loro modo di agire siano rinvenibili fattispecie penalmente rilevanti, procedendo, in caso affermativo, nei confronti dei soggetti responsabili”.

Anche considerato che a causa di questi provvedimenti sarebbe venuta meno la rete di emergenza-urgenza e quindi la possibilità da parte dei cittadini tutti di essere soccorsi ed assistiti in tempi tali da preservarne la vita.

“Le negoziazioni e le intermediazioni politiche non hanno portato a nessun frutto” sostengono ancora i firmatari dell’azione legale. “La polemica e lo scaricabarile delle responsabilità praticato da esponenti dello stesso partito, apparse anche sui social network – aggiungono - sono la prova che l’ospedale non ha mai interessato i mestieranti della politica, se non per fini elettorali. Coloro che hanno la rappresentanza istituzionale del territorio continuano nella complice indifferenza, e pertanto si ritiene di non poter aspettare oltre, troppi sono i morti che l’intera comunità continuamente piange”.

Infine, Papa, Marsiglia e Mandarano dicono di confidare nella giustizia affinché accerti non solo eventuali responsabilità penali ma “che possa finalmente ripristinare l’interesse pubblico leso, riaffermando un diritto imprescindibile per ogni essere umano, la tutela della salute”.