Partito dei lavoratori: privatizzazione trasporti provoca collasso scali poco competitivi

Reggio Calabria Politica

"La privatizzazione selvaggia del sistema dei trasporti sta provocando la concentrazione dei traffici in alcuni punti forti e il contemporaneo collasso di scali meno competitivi”. Lo sostiene in una nota la Sezione di Reggio Calabria del Partito Comunista dei Lavoratori aggiungendo che ciò vale per la crisi del porto di Gioia Tauro in cui 400 lavoratori corrono seri rischi per la sicurezza dell’occupazione. Ciò vale per la rete viaria fatiscente e inadeguata (statale 106, strade interne e di montagna). Ciò vale per il trasporto aereo. Qui lo sviluppo dello scalo di Lamezia coincide con la crisi di quelli di Crotone e di Reggio Calabria penalizzati non soltanto dalle logiche delle libere concorrenze e delle privatizzazioni, ma anche del saccheggio sfrenato di burocrati e amministratori delle società di gestione che sono arrivate a un collasso profondo”.

“Oggi – ribadiscono dal Partito - tutto ciò comporta la messa in discussione della stessa esistenza di uno dei due aeroporti. Sono questi gli amari frutti della competitività tanto esaltata dalla sinistra governista e dal PD. Si scatena pertanto l’ennesima guerra tra i poveri del Sud. Essa va respinta con una rottura delle linee di immobilismo e di subalternità della sinistra e delle burocrazie sindacali. Solo una vertenza complessiva, necessariamente di respiro anticapitalistico, può introdurre criteri di pianificazione democratica dell’intero comparto dei trasporti che diano risposta sul terreno dell’occupazione sia su quello della qualità sociale del servizio. Invece nulla di tutto ciò”.

“Negli scorsi mesi infatti – continuano dal Pcl - si sono sviluppati dei comitati che hanno imboccato una via decisamente localista e interclassista riproponendo i fantasmi di una ideologia de “boia chi molla”. Il tutto coperto dal mantra dell’antipolitica parolaia che però, non impedisce ai dirigenti di questi comitati di piatire alla politica del governatore Oliverio il sostegno politico ed economico per salvare gli scali. Tutto ciò è ancor più demenziale nel momento in cui il nuovo senato delle Regioni toglierebbe alle stesse regioni tutte le competenze in materia di trasporto”.

“In definitiva la profonda crisi del movimento operaio produce queste mostruosità che in un Sud già derelitto sono ancor più gravi. La perdita di ogni punto di riferimento di classe – concludono - moltiplica populismi e antipolitica e trasforma milioni di esseri umani in un immenso gregge di pecore (chiediamo scusa agli ovini) in cerca solo di tanti Donald Trump ( o più in piccolo di un Grillo o di un Salvini) che guidino a un sempre più misero pascolo".