Diamante perde la postazione 118 gestita per anni dal Cisom

Cosenza Salute

Diamante perde la postazione 118 gestita per anni dal Corpo di Soccorso dell’Ordine di Malta. Tra l’indifferenza delle istituzioni locali e il dubbio silenzio della direzione generale dell’ASP di Cosenza si apprende una notizia poco piacevole per gli abitanti di circa dieci comuni dell’alto Tirreno cosentino.

"Questa è la notizia - si legge in una nota del Tribunale per i Diritti del Malato Alto Tirreno Cosentino - degli ultimi giorni che lascia perplessi su quanto enti ed istituzioni mostrino interesse verso esigenze di tutela della collettività; viene meno, infatti, una postazione 118 creata per colmare quelle lacune del territorio in merito ai tempi di arrivo delle ambulanze, in molti casi tre volte superiori rispetto a quelli previsti per legge, sfruttata in modo anomalo dalla centrale operativa 118 e per le cui anomalie è stato presentato un esposto investendo gli organi inquirenti della situazione".

“Il silenzio assurdo di Mauro che, al contrario, in qualità di direttore generale avrebbe dovuto dare una pronta risposta viste le ripetute richieste; l’anomalo utilizzo, per anni, della postazione 118 di Diamante da parte del direttore della c.o. 118 Borselli che ha operato non tenendo conto di clausole contrattuali appositamente studiate per la giusta copertura del territorio; l’apparente indifferenza di chi è preposto a regolare il servizio colmando eventuali carenze che si aprono con il venir meno della postazione di Diamante; tutti elementi che fanno insorgere dubbi e perplessità", così interviene l’avvocato Domenico Oliva referente del Tribunale del Malato dell’Alto Tirreno Cosentino.

"Se la postazione non fosse necessaria - aggiunge - non si comprenderebbe come mai è stata utilizzata, finora, oltre i limiti consentiti contrattualmente; al contrario, se fosse necessaria, come realmente è, non si comprende come mai non sia stata riattivata senza far cadere la tutela del territorio in tale periodo di interruzione. A ciò si aggiunga che in altri casi analoghi, in cui è intervenuta una scadenza contrattuale, il servizio non è stato interrotto ma, nelle more del rinnovo, pare sia stato richiesto alle associazioni di proseguire sino alla firma della nuova convenzione".

"Se tutto ciò - prosegue Oliva - non lascia riflettere non si comprende cosa lo faccia fare. Ricordiamo ancora una volta al direttore generale Mauro che il suo ruolo gli garantisce alcune centinaia di migliaia di euro all’anno e tale importo deve essere proporzionato, moralmente ed eticamente, ai risultati della sua gestione dell’ASP di Cosenza e tra questi anche quello della organizzazione del sistema di emergenza-urgenza 118 sul quale ha, più volte, ignorato proposte che avrebbero consentito un risparmio enorme, una maggiore capillarizzazione ed efficienza del servizio e una parziale soluzione di problemi di organico nei reparti ospedalieri; ma questa è un’altra storia.”