Mendicino, rassegna “Sguardi al Sud”: in scena il “Letizia Forever”

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Al teatro comunale di Mendicino, domenica 6 novembre alle 18, sarà in scena Letizia forever, un testo di Rosario Palazzolo, che ne cura anche la regia.

Spettacolo con Salvatore Nocera e con le voci di Giada Biondo, Floriana Cane, Chiara Italiano, Rosario Palazzolo, Chiara Pulizzotto, Giorgio Salamone. Scene di Luca Mannino, luci di Toni Troia, assistente alla regia Irene Nocera. Una coproduzione Teatrino Controverso/T22/Acti Teatri Indipendenti, distribuzione Stefano Mascagni, lo spettacolo è vincitore della Biennale Marte Live 2014, Premio Festival Teatri di Vetro 2014, Rosario Palazzolo premio ANCTI 2016 miglior drammaturgo.

Letizia forever è una donna sgrammaticata, esilarante, poetica, semplice e complicatissima, dal linguaggio dirompente, assolutamente personale, intriso di neologismi, solecismi, e non sense semiotici che diventano caricaturali non appena prendono di mira l’instabile certezza dei luoghi comuni.

È una donna che racconta la propria esistenza, un’esistenza fatta di soprusi, di ignoranza, di rocambolesche peregrinazioni emotive. Ed è anche una musica, Letizia forever, quella dei “fabulosi anni ‘80”; una musica che entra in collisione con la storia, o la sollecita, o la sorprende.Ma Letizia è soprattutto una distonia della personalità, un accanimento sociale, un rebus irrisolto, e irrisolvibile.

Rosario Palazzolo è drammaturgo, scrittore, regista e attore. Per il teatro ha scritto, fra gli altri: Letizia forever, Portobello never dies e ’A Cirimonia, vincitore del 18° Festival Internazionale del Teatro di Lugano. Con I tempi stanno per cambiare ha vinto il premio Oltreparola alla drammaturgia nel 2008.

Sguardi a sud è la prima rassegna teatrale che si svolgerà al Teatro Comunale di Mendicino, ogni domenica, con cinque appuntamenti di teatro d'autore e due di teatro ragazzi. La rassegna è ideata dalla Compagnia Porta Cenere, con la direzione artistica di Mario Massaro e il sostegno della Città di Mendicino.

Tema della rassegna è, appunto, il racconto dal e del Sud, pieno di contraddizioni, di intrecci, di vite, di silenzi, di armonie e di confusioni.