Alluvione del 2015: a Rossano tavolo tecnico con i vertici regionali

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Si è tenuta ieri una riunione in cui si sono visti insieme per la prima volta in pubblico i vertici apicali calabresi deputati alla messa in sicurezza del territorio colpito dall'Alluvione del 12 Agosto 2015.

L’Associazione 12 Agosto 2015, dopo l'incontro del 23 settembre scorso, è riuscita a ottenere la promessa di un tavolo tecnico entro il 20 ottobre al Consigliere Regionale Mimmo Bevacqua, Presidente della quarta Commissione assetto ed utilizzazione del territorio e protezione dell'ambiente, che ha portato a Rossano i vertici regionali di Protezione Civile, Calabria Verde ed Autorità di Bacino, tra cui: Carlo Tanzi, Geologo e Commissario Delegato della Protezione Civile Calabrese, già incaricato dalla Procura di fare luce sulle cause dell'alluvione; Aloisio Mariggiò, Generale dell'Arma dei Carabinieri, Commissario straordinario di Calabria Verde, già vice Direttore Tecnico Operativo della Direzione Investigativa Antimafia, nominato dal Presidente Oliverio alla fine di marzo 2016 per risanare la maggiore azienda pubblica Calabrese; Salvatore Siviglia, Ingegnere Civile e Dirigente Regionale LL.PP., Segretario Generale della Autorità di Bacino della Regione Calabria.

Erano presenti inoltre il Consigliere Regionale Graziano, il Sindaco Geraci e l'Assessore Granata in rappresentanza di Corigliano, per Rossano erano presenti il Presidente del Consiglio Madeo, gli Assessori Candiano e De Simone, i consiglieri Falco e Scorza in rappresentanza di maggioranza ed opposizione, il responsabile della Protezione Civile Rossanese Forciniti, i dirigenti di Urbanistica e LL.PP. Graziani e Di Salvo ed altri tecnici Regionali.

Nel corso dell'incontro moderato dal Consigliere Bevacqua a cui hanno presenziato anche il Presidente Ferraina, il Segretario Minnicelli ed il legale Rago per la Associazione 12 Agosto 2015, si sono avvicendati gli interventi da cui è emerso che i ritardi nella concretizzazione della messa in sicurezza del territorio sono stati dovuti, naturalmente, alla burocrazia ed ai burocrati.

Le informazioni più importanti che sono emerse nel corso della riunione sono state: il fatto che stanno per essere liquidate le somme residue dei lavori di somma urgenza impegnate dai Comuni di Rossano e Corigliano; che sta per essere avviata la fase C, Rimozione del Rischio Residuo, ovvero i lavori di messa in sicurezza del territorio: entro pochi giorni si riunirà la conferenza dei servizi per la unificazione dei progetti di ripristino e di programmazione; che è stato indicato il mese di marzo 2017 come periodo di completamento degli interventi di Calabria Verde che metteranno in sicurezza gli alvei e le sponde delle fiumare del territorio colpito dall'alluvione di competenza dell'Autorità di Bacino; che sono stati aumentati i fondi per i progetti di ripristino e messa in sicurezza degli alvei delle fiumare Leccalardo, Grammisato, Inferno, Acqua del Fico, Fellino e Citrea, esondate in seguito all'alluvione.

“Purtroppo – evidenzia Ercolino Ferraina - dobbiamo annotare che dopo un anno non è stato fatto nessun intervento di messa in sicurezza, lasciando i cittadini in una condizione di rischio più alto di quantop non fosse prima dell'alluvione. Dietro espressa domanda del Presidente Ferraina alla delegazione dei Funzionari, è stato sostenuto che non esiste una competenza della Regione Calabria per il risarcimento dei beni mobili come autoveicoli, elettrodomestici, arredi ed altro”.

“Forse – prosegue il presidente dell’Associazione - regioni come il Piemonte, la Liguria, la Toscana, il Veneto, l'Emilia Romagna, la Campania, il Lazio e la Sicilia godono di competenze speciali, avendo provveduto negli anni passati al risarcimento dei cittadini con provvedimenti specifici e non ci risulta che alcun funzionario o dirigente sia stato indagato e processato per questi risarcimenti”.

L’Associazione 12 Agosto 2015 ribadisce però che non smetterà di battersi per rivendicare i diritti dei cittadini ad essere protetti e salvaguardati dai propri amministratori. “La speranza di un risarcimento – affermano dalla stessa associazione - non si spegnerà nemmeno di fronte quest'ultimo “NO” espresso dalla rappresentanza del Consiglio Regionale Calabrese, in netto contrasto con la raccolta di firme effettuata in occasione delle scorse elezioni tenutesi a Rossano, in cui si dava adito alla possibilità di essere risarciti”.

“Visto che i danni sono dipesi in larga parte da inadempienze di enti, organismi ed amministrazioni pubbliche – continua Ferraina - a maggior ragione chiediamo con forza il risarcimento dei danni e delle sofferenze patite dalla popolazione alluvionata. Come Associazione ci impegniamo ad inviare copia dei provvedimenti di risarcimento già deliberati dalle altre amministrazioni comunali e regionali, di cui disponiamo in ampio numero”.

L'Associazione chiede poi “che vengano immediatamente sospese le riscossioni dei tributi comunali legati alla fruizione dei servizi di spazzatura, acqua ed imu per le abitazioni alluvionate ed annullate le richieste di pagamento delle spese per la pulizia dei fossi e dei canali privati, riempitisi a causa della alluvione. Chiediamo come Associazione che chi ha causato i danni, siano essi Enti pubblici o privati cittadini, paghino per le loro responsabilità, qualora accertate”.

Il Segretario Minnicelli ha chiesto alle Autorità presenti tempi certi per gli interventi di messa in sicurezza, ricordando ai presenti il terrore che assale la popolazione ogni qual volta la pioggia accenna a cadere ed inoltre ha richiamato le Amministrazioni Comunali ad un atto di responsabilità nella programmazione degli interventi di pertinenza diretta, come la manutenzione e la pulizia della rete idrica comunale, con particolare attenzione alle tubature ancora piene di fango che rendono modeste piogge capaci di allagare ampie porzioni urbane.

“La speranza che le cose possano cambiare – ha affermato ancora il presidente dell’associazione - è frantumata ma viva; appuntamenti come questo dimostrano che quando si vuole ci si può occupare nel concreto di questo territorio avvolto in una densa coltre di problematiche irrisolte: Sanità, Giustizia, Viabilità... Quando si dimostra la volontà corale delle Istituzioni di arrivare alla soluzione di un problema di così vasta portata, si rinsalda una prudente ma ragionevole speranza. Le difficoltà ancora da superare sono numerose ed in parte ignote, se è vero come è vero che nel solo 2015 nella sola Calabria i danni causati da eventi alluvionali ammontano ad oltre 450 Milioni di Euro”.

“Ci affidiamo alla speranza che un nuovo percorso sia possibile e che – prosegue - si trovino le risorse per porre fine ad una ennesima condizione di emergenza che potrebbe portare il territorio alla esasperazione. Il consigliere Bevacqua intende coraggiosamente misurarsi su questo terreno e ne sta dando dimostrazione, proponendo un nuovo appuntamento entro 4 mesi per misurare i risultati raggiunti. L'Associazione non attenderà 4 mesi, ma continuerà a tenere alta l'attenzione sul dopo alluvione, ad informare i cittadini, a lottare per i diritti e per la dignità di questo territorio. Saremo attivi nel collaborare alla individuazione delle criticità ed ad essere pungolo per le attività degli Enti Preposti alla messa in sicurezza del territorio”.