Parte nel Parco della Sila il progetto “Medimont”

Calabria Attualità

Medimont Parks”, è il titolo di un progetto mirato a tutelare le Montagne Mediterranee Protette nelle quali trovano vita e spazi boschi vetusti e alberi monumentali, adoperandosi nel fare rete tra i vari Parchi nazionali, in quanto sono sede di una presenza della biodiversità animale.

Il Parco Nazionale della Sila, per ragioni di merito, in quanto trovano sede diverse aree di boschi vetusti e alberi monumentali, ha inteso promuovere, presso il Centro Visite Cupone di Camigliatello Silano, un apposito convegno, d’intesa con la Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano del Club Alpino Italiano, allargato alla partecipazione di rappresentanti provenienti dal Parco Regionale di Roccamonfina e del Parco Regionale del Matese, con l’obiettivo di costituire una intensa rete di collaborazione a tutela di tali patrimoni boschivi e soprattutto nella promozione del territorio a livello economico e sociale utilizzando al meglio i canali del turismo sostenibile.

Una iniziativa che ha trovato il coordinamento Medimont e del CAI, sia della Calabria che della Puglia, con la partecipazione di rappresentanti della comunità scientifica dell’Università della Calabria e dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria. Nella circostanza si è parlato dei sentieri dei patriarchi, dell’Arboreto del Parco Nazionale della Sila, quale centro studi e di educazione ambientale per conoscere e conservare la biodiversità, dell’importanza dei boschi vetusti e degli alberi monumentali per la fruizione della biodiversità animale. Il tutto nella prospettiva di dare corpo alle attività d volontariato in campus educazionali tra i soggetti in mobilità per come prevede il partenariato “Medimont Parks”, guardando con attenzione ai progetti di rilevanza politica sulla biodiversità e sui Servizi Ecosistemi, finanziabili dalla Unione Europea sul programma Horizon 2020.

Una discussione che ha portato il direttore generale del dipartimento Ambiente della Regione Calabria, Orsola Reillo, a parlare della necessità di costituire una banca dati regionale degli alberi monumentali. Per gli argomenti trattati il convegno può essere collocato in un contesto di grande attualità contribuendo ad arricchire quelle iniziative del Parco Nazionale della Sila, quale Riserva Uomo e Biosfera, riconosciuta dall’Unesco di cui al “MAB Sila”.