Filiera agro-tessile: un progetto per valorizzazione la tradizione calabrese

Cosenza Attualità

Una importante riunione del Comitato di indirizzo del Partenariato per la valorizzazione della “Filiera agro tessile di Calabria”, si è tenuta a Cosenza, nei giorni scorsi, presso la sede dell’ARSAC alla presenza del dott. Bruno Maiolo, dirigente del Settore Programmazione e Divulgazione. L’incontro è servito a verificare lo stato dei lavori avviati e a pianificare le nuove azioni in relazione alla Programmazione 2014-2020 e al PSR in particolare per quanto riguarda le misure relative agli investimenti nelle aziende agricole e al premio di primo insediamento.

Il lavoro svolto dal Gruppo Promotore ha consentito di rilevare il fabbisogno del settore e di definire strategie e obiettivi con un occhio di riguardo sugli interventi pluri-ambito (agricolo, manifatturiero, sociale, turistico-culturale, istruzione/formazione) per la salvaguardia e la valorizzazione delle specie da fibra di tradizione calabrese a rischio di estinzione (seta, lino, canapa, ginestra, cotone, lana) per le quali si prospettano nuovi e interessanti scenari internazionali. Al progetto “Agro-tessile di Calabria tra cultura, tradizione e innovazione” aderiscono L’Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese, l’Associazione “Fili e trame solidali”, la Cooperativa Promidea e il Centro ricerca arte tessile insieme alle Università di Cosenza, Reggio Calabria e Messina, ai Parchi dell’Aspromonte e del Pollino, alla Comunità del Parco dell’Etna e al Museo di storia naturale dello Stretto di Messina, oltreché una miriade di operatori, associazioni, amministrazioni comunali ed enti tra cui l’AIAB Calabria, le Organizzazioni professionali (ARA Calabria, CIA), il Centro Studi Peter, l’Associazione punto verde canapa Calabria, la Fabbrica tessile Bossio e 175 aziende agricole di cui diverse decine interessate al primo insediamento.

Alla definizione e all’arricchimento dell’iniziativa hanno contribuito altresì con indicazioni e spunti l’assessore Carmen Barbalace, il consigliere regionale Mauro D’Acri, nonché i dirigenti e i funzionari di diversi Dipartimenti nel tentativo di mettere a punto, valorizzando l’elemento della tradizione calabrese, interventi capaci di unire la filiera nel suo complesso: dal processo agricolo di produzione delle materia prime all’utilizzo delle fibre e dei sottoprodotti nell’artigianato tessile, ma anche in ambito alimentare, edilizio, industriale ed energetico. Un progetto, insomma, che partendo dalla riconsiderazione delle specie da fibra punta, secondo un approccio integrato e innovativo, alla connotazione di prodotto biologico “Made in Calabria”. E in questa direzione Il Comitato di gestione è impegnato a promuovere e assistere gli operatori del settore e quanti ancora intendano aderire e partecipare alla filiera.

Parole di apprezzamento e di sostegno al Gruppo Promotore per il lavoro sin qui svolto e per l’azione volta a sviluppare ulteriormente il progetto sono venute, infine, dal direttore generale dell’ARSAC Italo Antonucci.