Aeroporto di Lamezia, Piccioni: “passeggeri lasciati a cuocere sotto il sole”

Catanzaro Attualità

"In quale altro aeroporto internazionale passeggeri che hanno già affrontato un viaggio di 9 ore vengono lasciati un'ora a cuocere sotto il sole e parenti e amici in attesa, aspettano all’esterno, sotto il sole cocente e con l'afa dell’estate? Difficilmente se ne troverà qualcuno tra i Paesi Europei o del mondo occidentale. Forse ancora qualcuno tra i paesi in via di sviluppo. Ma è doveroso sottolineare il forse. Se non avessi visto con i miei occhi e immortalato queste scene, difficilmente avrei potuto crederci". E' quanto scrive il consigliere comunale Rosario Piccioni.

"Eppure - continua la nota - è questa la situazione del nostro aeroporto di Lamezia, che continua ad offrire un cattivo benvenuto a quanti arrivano nella nostra regione, un triste biglietto da visita che riassume tutti quei deficit che hanno impedito fino ad oggi alla Calabria di decollare sul piano dello sviluppo turistico. Emblema di questa disorganizzazione, è la soluzione adottata per i voli internazionali che giungono al nostro aeroporto. In mancanza di strutture più congeniali, si è pensato di far sbarcare i passeggeri direttamente all’esterno dello scalo, determinando una situazione di disagio generale: per i passeggeri, per i parenti e gli amici costretti ad aspettare sotto il sole per molto tempo, per l’intera organizzazione aeroportuale compromessa dall’affluenza di tante persone. E poi l'improvvisato gate di uscita collocato proprio in prossimità della pensilina di sosta della navetta della Multiservizi e della corsia di uscita dei taxi, con il conseguente caos e gli ingorghi generati per almeno due ore oltre che i pericoli per l'incolumità fisica delle persone".

"E proprio in queste settimane in cui tanti turisti e tanti calabresi emigrati oltreoceano raggiungono la nostra regione per le vacanze - prosegue il consigliere comunale - assistiamo con rabbia e sconforto a scene che sono specchio della disorganizzazione in “salsa calabra”: folle ammassate sotto il sole, senza avere la possibilità di vedere il display che segnala l’atterraggio o meno dell’aereo, senza la possibilità di sedersi, senza nemmeno una pensilina per ripararsi, senza nulla che abbia qualcosa a che fare con i servizi e le strutture di un aeroporto internazionale. Un’immagine negativa per l’aeroporto, la città e la Regione che si associa ai disagi per i passeggeri e per amici e parenti che vengono a prenderli. Di fronte a questi fatti, è doveroso chiedere alla dirigenza Sacal e alla Regione Calabria di prendere in mano la situazione e di mettere in atto soluzioni strutturali per rendere il nostro scalo degno dell’appellativo di aeroporto internazionale”.

Piccioni rincara: "Questi disagi e disservizi - sostiene - sono un’ulteriore dimostrazione che non è più rinviabile la costruzione dell’aerostazione. E’ trascorso oltre un anno da quando la giunta regionale annunciava un finanziamento di circa 26 milioni di euro attraverso l’utilizzo delle risorse del fondo unico Pac per la realizzazione del progetto. Di “aerostazione” si parla a chiare lettere nel famoso Patto per la Calabria, firmato in pompa magna da Renzi e Oliverio qualche mese fa, e in questa direzione va anche il Piano Regionale dei Trasporti già approvato dalla giunta e sottoposto all'esame del consiglio regionale".

"Al Presidente Colosimo e al Presidente Oliverio - ribadisce Piccioni - chiedo di passare dalle parole ai fatti: a che punto siamo con le procedure per la gara d’appalto per la nuova aerostazione? Sono state adottate tutte le misure necessarie perché tutto avvenga nel segno della legalità e della trasparenza? Continuare a parlare di “ruolo strategico” dell’aeroporto di Lamezia o di rilancio turistico è aria fritta se non risolviamo disservizi e situazioni al limite tra il tragico e il comico, che danneggiano in maniera significativa l’immagine dell’aeroporto e dell’intera Regione. Non vorremmo che l’esagerata attività di comunicazione e marketing facesse smarrire alla dirigenza Sacal la sua mission che non è quella di tagliare nastri, sulla falsa riga di quello che puntualmente viene a fare in Calabria il Presidente del Consiglio, ma di offrire un servizio di qualità ed efficiente ai passeggeri di uno dei principali scali del Mezzogiorno".