CasaPound: Questura espelle italiani che protestano contro apertura dei Cda

Catanzaro Politica
Mimmo Gianturco

“Era il 14 maggio scorso quando abbiamo effettuato una protesta pacifica nel consiglio comunale di Girifalco contro l’apertura del centro di accoglienza per immigrati e, a pochi giorni dall’ufficializzazione che si terrà domani pomeriggio, abbiamo ricevuto il divieto di accesso a Girifalco per i prossimi tre anni. Non ci faremo intimidire con questi provvedimenti liberticidi. Nonostante il divieto, domani, saremo a Girifalco per ribadire la nostra contrarietà”. A dichiararlo è il leader regionale di CasaPound Italia Mimmo Gianturco, e consigliere comunale a Lamezia Terme.

“Nella provincia di Catanzaro – continua Gianturco - la Questura anziché espellere gli immigrati clandestini, espelle dal comune per tre anni, pena la reclusione, quei cittadini che protestano contro l’apertura di centri di accoglienza. È successo a otto militanti di CasaPound Italia a seguito di un flash mob, organizzato durante la seduta di consiglio comunale a Girifalco, con il quale abbiamo dato voce a quei cittadini di Girifalco organizzati in un comitato spontaneo che, nonostante le numerose richieste di audizione al sindaco e all’assessore con delega alle politiche sociali per esprimere le loro preoccupazioni rispetto all’apertura del centro per immigrati, non sono mai stati ascoltati né ricevuti. È una situazione paradossale. Abbiamo dato mandato ai nostri legali affinché si faccia ricorso contro questa assurda decisione”.

“È un precedente pericoloso – afferma – perché nonostante sia stata riscontrata e messa a verbale la pacificità della protesta da parte del Questore Racca, si è giunti al procedimento solo perché è stato considerato un atteggiamento ‘plateale e indisciplinato’ che avrebbe potuto generare ‘una turbativa per la sicurezza e la tranquillità pubblica’. Si tratta di un provvedimento liberticida che non possiamo assolutamente accettare. Siamo in uno Stato di Polizia, dove oggi si tenta di imbavagliare quegli italiani che protestano contro l’immigrazione e domani chissà per quale altro motivo. Con questi escamotage, si vuole limitare l’azione politica a quei movimenti che lottano per la difesa del popolo e della nazione”.

“L’amministrazione comunale di Girifalco e la Questura di Catanzaro non possono pensare di mettere a tacere le proteste dei cittadini italiani con i decreti di espulsione. Non siamo disposti ad accettare questi provvedimenti e annunciamo che domani, a modo nostro, saremo ugualmente a Girifalco per ribadire che questo centro di accoglienza non va aperto e che i rimpatri vanno effettuati nei confronti degli immigrati clandestini che si fingono rifugiati e per i tanti che delinquono, non certo nei confronti dei cittadini italiani”.