Associazione Magna Graecia 2.0 sulle recenti elezioni amministrative

Crotone Attualità

"Nei giorni scorsi sono state rinnovate alcune Assisi locali, fra questi quelli di Crotone, Cirò Marina, Cutro e Cotronei. Al termine delle operazioni elettorali i cittadini hanno espresso, democraticamente, i nuovi Organismi Comunali che dovranno governare, nel prossimo quinquennio, le realtà sopra indicate". E' quanto sostiene il presidente dell'Associazione Magna Graecia 2.0, Aristide Fazio.

"In qualità di Presidente - pro tempore, dell'Associazione culturale, turistica Magna Graecia 2.0 sento il dovere di augurare, a tutti, un proficuo lavoro in favore delle collettività amministrate.

Dal Vostro spirito di sacrificio dipendono le sorti del territorio, in particolar modo oggi in mancanza del punto di riferimento dell'Ente Provincia.

Durante tutte le campagne elettorali è stata, da tutti, sbandierata la parola magica “Turismo”, consapevoli dell'importanza, sopratutto economica, che potrebbe apportare al territorio.

E' giunto il momento, per ottenere risultati soddisfacenti,di stare insieme, di aggregare i nostri sforzi per uno scopo, per una missione quale quella del “Turismo” che potrebbe diventare il settore trainante dell'intera economia provinciale e calabrese.

Il nostro territorio ha tutte le caratteristiche per suscitare grande interesse.

I Comuni con le Associazioni presenti sul territorio dovranno creare una rete sempre più efficiente fra tutti quei soggetti creatori e fruitori di turismo e cultura, nel tentativo, nella speranza di poter integrare le nostre vaste risorse naturali ed offrire al turista la possibilità di vivere una esperienza ricca, varia e vivace, che superi l'idea tradizionale “di far vacanza” e lo ponga a contatto con il territorio, la sua gente, le sue tradizioni, la sua storia, il suo essere.

E' una sfida per la nostra sopravvivenza e per questo nessuno si deve tirare indietro.

Dobbiamo fare squadra per raggiungere gli obiettivi desiderati, solo così è possibile ottenere importanti risultati dando un notevole contributo alla crescita sociale, economica e culturale di tutto il territorio.

Dobbiamo prendere atto che il turismo, se organizzato e adeguatamente valorizzato in tutti i suoi aspetti ,può rappresentare un volano per la fragile economia regionale.

I punti di forza del turismo calabrese sono sicuramente l'ambiente, la cultura, l'enogastronomia ed una storia ed un patrimonio culturale invidiabile.

Certamente i risultati, anche se in incremento negli ultimi anni, non sono in linea con le attese, dobbiamo compiere il grande salto di qualità.

Dobbiamo avere la capacità, per le caratteristiche climatiche e ambientali, di programmare una destagionalizzazione attraverso il prolungamento della stagione estiva, inserendo grandi temi di turismo sportivo, religioso, enogastronomico, culturale, scolastico,della terza età.

Dobbiamo creare pacchetti turistici seri, forti ed appetibili al fine di attrarre anche turisti stranieri. Le potenzialità ci sono, è ora di lavorare.

I prodotti ed i servizi devono essere efficienti e di qualità, la cartina tornasole del territorio.

Una industria, quella turistica, che dovrà poggiare le sue fondamenti in una serie di motivi per compiere il grande salto di qualità ma per far ciò occorre recuperare il notevole gap che ci separa da altre realtà che del turismo, pur non disponendo delle nostre risorse, e della cultura ne hanno fatto motivo trainante di un intero territorio.

Altro nodo fondamentale per il rilancio turistico sono le deboli infrastrutture, l'intera provincia crotonese è collocata al centro del Mediterraneo, e solo con adeguate infrastrutture aeroporto, porti turistici,e SS.106 possiamo fare in modo che l'intera provincia diventi “la perla del Mediterraneo.

E' il tempo di rimboccarsi le maniche, di “riprogrammare” , seriamente, il territorio con la collaborazione, preziosa, di tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti del territorio.

“Turismo è la parola magica”. La più grande risorsa del Territorio: “La Bellezza” Provincia di Crotone: “tra mare e monti, tra cultura e tradizione”.