Diga del Menta, Oliverio: “Vogliamo trasformarla nel simbolo della Calabria positiva”

Reggio Calabria Attualità

Questa mattina, presso la Casa di Guardia della Diga del Menta, nel Comune di Roccaforte del Greco, il Presidente della Regione Mario Oliverio e il Commissario liquidatore della Sorical Luigi Incarnato hanno presentato, nel corso di un’affollata conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il sindaco di Reggio Calabria e i sindaci degli altri comuni interessati, l’avvio dei lavori, la riapertura dei cantieri ed il cronoprogramma per il completamento dello Schema Idrico della Diga del Menta.

Scopo del progetto è quello di fornire acqua ad uso potabile, attraverso la realizzazione di uno sbarramento sul torrente Menta e delle opere di adduzione poste a valle, all'area comprendente i comuni calabresi costieri dell’area dello Stretto, Reggio Calabria, Campo Calabro e Villa S. Giovanni e, in modo indiretto, ai comuni di Fiumara e Scilla a nord; Melito Porto Salvo, Montebello Ionico, Motta San Giovanni e San Lorenzo a sud, per un totale di una popolazione servita di oltre 230.000 cittadini. La spesa prevista per il completamento dell’intera opera è di 25 milioni di euro. Il fermo dei lavori, durato per sei lunghi anni, naturalmente ha comportato notevoli danni: mancata produzione di energia elettrica, carenze idriche nella città di Reggio Calabria, opere danneggiate vandalizzate. E’ questa la prima di una serie di incompiute che il Presidente Oliverio si è impegnato a portare a compimento. La prossima riguarda la Diga del Metramo.

“Quella odierna –ha detto il Presidente della Giunta regionale- è davvero una giornata storica per la Calabria. A distanza di quasi sei anni, quelli che intercorrono dal 2000 ad oggi, ripartono i lavori e si riaprono i cantieri per l’ultimazione della Diga del Menta. Un’opera per la quale sono state investite notevoli risorse pubbliche e che sembrava non dovesse più essere completata. Non a caso essa è stata indicata come l’esempio dell’inefficienza, dell’incapacità e della propensione allo spreco di cui la Calabria ed i calabresi sono stati a lungo considerati protagonisti. Ora il nostro obiettivo è quello di rovesciare questo giudizio e di far diventare la Diga del Menta da metafora dell’inefficienza, simbolo della Calabria positiva. Con Sorical, che è il soggetto attuatore dell’investimento, abbiamo costituito una task-force e definito un progetto supplementare per dare priorità al completamento idropotabile dell’opera attraverso la costruzione di una condotta di bypass provvisorio e l’ultimazione delle opere di presa a monte e adduzione e potabilizzazione a valle. Tale soluzione è dovuta al fatto che le attività di scavo della galleria che porta alla Centrale Idroelettrica e del pozzo verticale, a tutt’oggi non ancora iniziato, rappresentavano e rappresentano ancora il principale ostacolo al completamento dell’intero “Sistema Menta”. Ciò è dovuto alla complessità del progetto che richiede l’utilizzo di attrezzature in possesso di poche aziende in Europa e pertanto la lavorazione richiedeva tempi molto più lunghi. La task force in questi mesi si è riunita settimanalmente per affrontare criticità ed individuare opportune soluzioni e continuerà a farlo anche per il monitoraggio, fino alla messa in esercizio delle opere e l’avvio della fornitura dell’acqua”.

“L’opera, una volta ultimata –ha aggiunto il Presidente Oliverio- consentirà di dismettere tutti i pozzi oggi ancora in attività che, per effetto della risalita del cuneo salino manifestatasi a partire dalla fine degli anni ’80, erogano acqua con concentrazione salina ben al di sopra dei limiti di legge previsti per acque destinate al consumo umano, e che quindi necessitano di costosi trattamenti di desalinizzazione. L’attuale bacino d’utenza sotteso alle opere di distribuzione a valle della diga, unitamente alle fonti di approvvigionamento “regionali” (Campi pozzi costieri, Acquedotto Tuccio) e “comunali” conta circa 230.000 abitanti, pari ad oltre il 40% dell’intera popolazione provinciale. Le opere di adduzione e distribuzione del Sistema Menta sono già sostanzialmente interconnesse con gran parte degli oltre 50 nodi complessivamente tra serbatoi e partitori principali della rete di adduzione di valle. Il progetto dello schema idrico a valle della diga sul torrente Menta nella sua configurazione iniziale era stato completamente contrattualizzato e, per ciascun lotto, cantierizzato. Attualmente tutti i progetti sono in stadio avanzato di realizzazione. Permangono tuttavia, per ciascun appalto, ancora alcune situazioni di criticità che riguardano: 1) i lavori di completamento dell’opera di presa e della galleria di derivazione. Risorse finanziarie aggiuntive € 5.631.421,45 già disponibili. Il collaudo è previsto per maggio 2017; 2) La realizzazione delle opere di BY-PASS. Risorse aggiuntive previste: € 3.890.000. Il collaudo e la messa in esercizio sono previsti per il mese di luglio 2017; 3) Opere a valle della centrale idroelettrica. Risorse aggiuntive per il completamento: 6.275.511,37 di euro. Il collaudo dell’area degli impianti sarà effettuato nel mese di aprile del 2017; 4) Impianto di potabilizzazione. Risorse aggiuntive previste a seguito di perizia di completamento 2.524719,49 (copertura Fsc 2007/2013). Collaudo: Giugno 2017; 5) La centrale idroelettrica e condotta forzata. Il quadro economico approvato per la realizzazione della condotta forzata e delle opere civili della centrale è pari ad €17.732.910. L’avanzamento dei lavori eseguiti è pari ad € 6.837.255,66 (pari al 58,6%). Il quadro economico originario previsto invece per le opere elettromeccaniche necessarie all’allestimento della centrale è pari ad € 7.887.153,71. Le risorse complessivamente disponibili prima della sospensione dei lavori e del blocco del cantiere ammontano a 117 milioni di euro”.

“E’ inutile dire –ha concluso il Presidente della Giunta regionale- che la ripresa dei lavori di questa importante opera comporterà notevoli benefici economici per le popolazioni interessate a partire dalla produzione di energia elettrica che consentirà di risparmiare, per esempio, al solo Comune di Reggio Calabria circa due milioni di euro tenendo conto della chiusura del dissalatore e di circa 10 pozzi. L’apertura dei cantieri favorirà, inoltre, anche una forte ripresa occupazionale, diretta ed indiretta, su tutto il territorio provinciale e regionale”. L’appuntamento, quindi, alla prossima estate, quando apriremo i rubinetti nelle case. Io ci credo”.