Pd Calabria: “E’ il terzo settore, ma dovrebbe essere il primo”

Catanzaro Politica

"E’ il terzo settore, ma dovrebbe essere il primo. Già, perché il mondo variegato e ricco del Terzo Settore può assumere un ruolo ancora più importante nello scenario socio-economico alla luce delle riforme che il Governo nazionale ha, di fatto, varato in questi giorni con gli ultimi passaggi parlamentari". E' quanto scrive Rosario Bressi, segreteria Regionale PD Calabria.

"Una grande opportunità, dunque - continua la nota - per i tanti volontari, i tanti operatori e cooperatori che quotidianamente si adoperano per elevare a sistema culturale un modo di essere e operare che finalmente riceve il riconoscimento da troppo tempo atteso. Una buona legge che se applicata può dare una risposta vera e autentica allo sviluppo territoriale in termini di maggiori e più qualificati servizi e, soprattutto, offre opportunità a chi intende spendersi per le comunità e i beni comuni. Un protagonismo sociale che finalmente si struttura e risponde alle esigenze degli operatori e delle comunità. Da operatore del Terzo Settore, pertanto, plaudo alla Riforma del Terzo Settore e non posso esimermi dall'esprimere, contestualmente, un personale e convinto compiacimento per quanto, e in condizioni oggettivamente difficili, sta facendo l’assessore regionale alle Politiche Sociali Federica Roccisano. Per far comprendere quanto affermo, mi basta semplicemente enunciare due delle tante iniziative sulle quali l'assessorato guidato da Federica Roccisano ha investito.

"L'istituzione dell'Albo Regionale delle Cooperative Sociali, che aspettava la sua istituzione come recepimento della Legge 381 che risale addirittura al 1991 e la delega delle competenze ai comuni per la gestione sussidiaria delle attività e delle strutture socio-assistenziali. Anche questa come recepimento di una legge, la 328 del 2000, che aspetta di essere applicata in Calabria e che darebbe un impulso alle politiche sociali dei nostri territori. Una legge nella quale il ruolo del terzo settore assume valore altissimo perché il suo protagonismo si dispiegherebbe massicciamente in termini di co-progettazione dei servizi sociali locali. Insomma, un momento, quello attuale, che potrebbe risultare decisivo per il terzo settore calabrese e per le nostre comunità. La volontà ferma e decisa del Governo di approvare la Riforma e il coraggio di una giovane assessora regionale che finalmente investono in solidarietà e in qualità ed efficienza dei servizi sociali. Solo così il nostro terzo settore può diventare il primo. Solo così il disagio calabrese può essere affrontato da un'altra prospettiva. Avanti così, con la consapevolezza che ci saranno resistenze e tentativi obliqui di allungare i tempi. Niente è facile, ma niente si può fare se nessuno ci prova".