Nota dell'assessore al personale del comune di Cosenza Carlo Salatino

Cosenza Attualità

«Da quanto riportato sulla stampa in merito alle dichiarazioni di un Consigliere Comunale nel corso di una conferenza stampa – afferma l’Assessore al Personale del Comune di Cosenza, Carlo Salatino – sembra che la prossima campagna elettorale sia già iniziata e che, pur di raccogliere qualche consenso tra i dipendenti comunali – i quali, però, sono tutt’altro che sprovveduti – si sia disposti a tutto, persino a strumentalizzare un fatto gravissimo quale il falso allarme bomba che ha causato, con grave disagio per i partecipanti, la sospensione delle prove dei concorsi per dirigenti banditi dall’Amministrazione Comunale di Cosenza. Certo, bisogna dare atto al Consigliere in questione di avere ottimi canali informativi, visto che a pochi minuti dall’accaduto era già in grado di dare i numeri dei presenti ai concorsi, corredandoli con audaci e infondate valutazioni sui motivi dei rinunciatari (e ignorando che nei concorsi è fisiologico un consistente calo progressivo tra il numero dei partecipanti, degli ammessi e di chi poi effettivamente sostiene le prove). A così cavillosa performance dovrebbero corrispondere precisione e coerenza rispetto alle cose che si dicono, ma su questo il Consigliere appare fortemente deficitario. Lo stesso, infatti, ha manifestato di recente una forte avversione per l’Amministrazione e verso le politiche del personale apparendo, in verità, poco credibile, visto che nel lungo periodo in cui è stato solerte sostenitore del Sindaco (si ricordi che il Consigliere, eletto nella minoranza, è transitato dopo pochi mesi in maggioranza per poi addirittura ricoprire a lungo il ruolo di presidente di un gruppo di maggioranza) non una sola parola ha proferito per contestare le politiche comunali in materia di personale né, tantomeno, per lanciare un allarme in merito ai costi dello stesso. La tempistica del Consigliere – prosegue l’Assessore Salatino – è a dir poco sospetta visto che, a puro titolo di esempio, basta ricordare che le complesse procedure propedeutiche alla pubblicazione dei bandi di concorso per l’area dirigenziale, sono state avviate proprio nel periodo in cui egli ricopriva la carica di Presidente di un gruppo della maggioranza e senza che abbia proferito verbo sull’argomento. Nel luglio scorso, dopo aver concluso quella per le regionali, il Consigliere ha iniziato la sua nuova campagna elettorale all’interno di Palazzo dei Bruzi denunciando che gli stipendi dei dipendenti comunali erano a rischio. La smentita è arrivata puntuale con la regolare liquidazione della busta paga di quel mese e di quelli successivi. Ma ritorniamo al concorso. Il Consigliere riferisce di un ricorso presentato presso il Tar, riguardante una inesistente ipotesi di mancato avvio delle procedure di mobilità. In realtà, non sa neanche di cosa parla: il ricorso, infatti, ha riguardato tutt’altra questione (cioè la modifica del regolamento degli uffici); inoltre, volutamente, il Consigliere glissa sul fatto che il Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto la richiesta di sospensiva prodotta dai ricorrenti. Rispetto poi alla presa di posizione del Consigliere sui ritardi nel pagamento del salario accessorio, mi sarei aspettato – sottolinea Salatino – una maggiore capacità di analisi e un più elevato senso di responsabilità, visto che tali ritardi si registrano ormai nella stragrande maggioranza degli Enti Locali, persino nei Tribunali, e non sono certo legati ad una cattiva gestione, ma alla difficile situazione finanziaria che vivono i Comuni di tutto il Paese. Ma il Consigliere sui tagli del Governo agli Enti Locali, che finiscono per colpire soprattutto le fasce deboli della popolazione, non spende una sillaba. Egli, tra l’altro, grida allo scandalo proprio mentre i dipendenti ricevono in busta paga la prima trimestralità del salario accessorio e dimostrano quotidianamente più comprensione e senso di responsabilità di chi, invece, pensa di utilizzarli per pura propaganda. Infine, è davvero incomprensibile come questioni palesemente strumentali e finalizzate al tentativo di recuperare qualche voto tra il personale dell’Ente possano essere contrabbandate come un modo nuovo di fare politica. La novità è, invece – conclude l’Assessore Salatino –, nella coerenza delle scelte e nella trasparenza delle procedure che l’Amministrazione Comunale di Cosenza guidata dal Sindaco Perugini ha adottato e con cui continua a qualificare la propria azione».