Maresciallo ucciso a Marsala, scatta il primo arresto

Catanzaro Cronaca

Una persone è stata arrestata dopo l’omicidio di Silvio Mirarchi, il maresciallo dei carabinieri originario del catanzarese ucciso dopo essere stato colpito alla schiena mentre era in servizio, insieme ad un collega, nei pressi di una serra di droga tra le contrade Cavolo e Ventrischi, nelle campagne di Marsala, in Sicilia.

A finire in manette è il proprietario del terreno sui cui insistono le serre di marijuana, circa 6 mila piante di canapa indiana; una coltivazione tra le più grandi mai scoperte nella zona. Mirarchi martedì stava ispezionando la zona, quando è stato raggiunto da alcuni colpi di pistola esplosi probabilmente da parte di chi stava sorvegliando la piantagione. Rimasto ferito gravemente era stato subito trasferito nell’ospedale di Palermo dove è poi deceduto.

CROCETTA: PER I FUNERALI BANDIERE A LUTTO

Sulla tragedia è intervenuto anche il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. “Avevamo sperato tutti che non avvenisse, che il carabiniere Silvio Mirarchi … ce l'avrebbe fatta … Una morte – ha detto il governatore - che colpisce dolorosamente il popolo siciliano, un popolo che ha un legame profondo con l'Arma, con quei carabinieri che in ogni angolo della Sicilia difendono la sicurezza e la libertà dei cittadini. Ai familiari e a tutta l'arma giunga il cordoglio più profondo mio e di tutto il popolo siciliano. Nel giorno del funerale, a Palazzo d'Orleans in onore di Silvio Mirarchi, le bandiere saranno allestite a lutto"