Sbarcati a Reggio i 45 cadaveri degli immigrati, anche tre bimbi

Reggio Calabria Cronaca

Nella prima mattinata di oggi è attraccata, nel porto di Reggio Calabria, la nave militare “Vega” con a bordo 629 migranti, 419 uomini, 138 donne tra cui 12 in stato di gravidanza e 3 già all’ottavo mese e 72 minorenni. Tutti di diversa nazionalità provengono in particolare dal Pakistan, Libia, Senegal Eritrea, Nigeria, Siria, Marocco, Somalia.

Sulla nave, come annunciato, anche i 45 corpi degli immigrati recuperati in mare: si tratta di 36 donne, 6 uomini e, purtroppo, tre minori in tenera età. Le salme saranno ricoverate in un Tir con celle frigorifere messo a disposizione dalla Presidenza nazionale della Croce Rossa Italiana, appositamente interpellata dalla Prefettura.

Il Prefetto, accompagnato dal Questore, ha presenziato alle operazioni di prima accoglienza e soccorso sulla banchina e svolte con professionalità e impegno dalle componenti istituzionali della “squadra Stato”, dalle organizzazioni umanitarie, associazioni di volontariato, Comune, Regione e ASP.

Il Prefetto Claudio Sammartino, nell’occasione ha voluto rivolgere un apprezzamento agli uomini e alle donne delle Istituzioni statali e locali, del volontariato “che – dice - con dedizione hanno operato, anche in questa circostanza, per assistere e accogliere i migranti. Un impegno senza tregua nei confronti delle sofferenze e dei drammi dei migranti”.

Alle operazioni di prima accoglienza e soccorso ha partecipato il personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Comune Capoluogo, della Provincia, della Capitaneria di Porto, della Protezione civile regionale, dell’Azienda Ospedaliera, dell’USMAF, del SUEM 118 ed i volontari delle diverse Associazioni di volontariato presenti tra cui la Caritas, il Coordinamento ecclesiale e la Croce Rossa Italiana, Save The Children, Médicins sens Frontières, O.I.M., ACNUR, Medici del Mondo.

Al momento dello sbarco i migranti sono stati sottoposti alle cure sanitarie da parte del personale medico presente sul posto e assistiti dai volontari. Sono stati forniti anche Kit igienico-sanitari, capi di abbigliamento e generi di primo conforto. Allestita a cura della Regione Calabria anche una tenda per il trattamento igienico-sanitario dei migranti con patologie cutanee.

LA TRISTEZZA DEI VOLONTARI

Sul molo di Reggio Calabria i volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII, insieme al Coordinamento diocesano per l'emergenza sbarchi, hanno atteso l'arrivo delle 45 salme causate dall'ultima tragedia del mare. Fra loro 36 sono le donne, 3 i bambini, fra cui un neonato di 8 mesi.

"La cosa più impressionante è il container frigorifero di 17 metri che è stato predisposto al porto per ospitare le salme allo sbarco. Prego il Signore che doni agli europei occhi per vedere le necessità e le sofferenze dei fratelli", commenta Giovanni Fortugno del Coordinamento diocesano di cui la Comunità fa parte. "Garantiamo la disponibilità all'accoglienza di tutti i minori che sono rimasti da soli", sottolinea il Responsabile Generale della Comunità Giovanni Ramonda, che spiega: "Sin da subito ospiteremo i familiari delle vittime per dare loro assistenza umana e supporto psicologico".