Crotone. Nati-mortalità delle imprese artigiane, -46 nel I° trimestre 2016

Crotone Attualità

Il primo trimestre dell’anno, registra un saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese artigiane di meno 46 unità. A determinarlo hanno concorso 94 cessazioni di imprese esistenti (al netto delle cancellazioni d’ufficio), a fronte di 48 iscrizioni di nuove imprese. E' quanto comunica la Camera di comemrcio di Crotone.

Analizzando la forma giuridica, in termini assoluti il saldo negativo è da ascrivere alle ditte individuali che perdono 41 unità, facendo registrare un tasso di sviluppo negativo pari a -1,59% ed alle società di persone che perdono 4 unità, facendo registrare un tasso di crescita negativo pari all’ -1,11%. In calo Cooperative e consorzi (altre forme), che perdono un’impresa e registrano un tasso di sviluppo negativo pari a -16,67%.

Stabili le società di capitali che non fanno registrare alcuna variazione nel saldo delle imprese.

“L’andamento delle imprese artigiane nel primo trimestre è contrassegnato da un saldo negativo dovuto in particolar modo al numero di cessazioni di ditte individuali – è il commento del Presidente dell’Ente camerale Alfio Pugliese – Ciò è segno che i colpi di coda della crisi si continuano a fare sentire, ancora di più per le imprese piccole e meno preparate a fronteggiare situazioni di criticità. E’ evidente che, soprattutto in queste condizioni, le istituzioni sono chiamate a supportare gli imprenditori in un processo di proficuo consolidamento”.

Le attività artigiane della nostra provincia rimangono rappresentate prevalentemente da Ditte Individuali, che sebbene presentino un tasso di sviluppo negativo ma in ripresa rispetto all’anno precedente, rappresenta ben l’84,3% del tessuto imprenditoriale artigiano dell’intera provincia.

A seguire, le società di persone (12,1% del totale); in aumento le società di capitali, che rappresentano il 3,7% delle imprese. Irrilevante la percentuale delle altre forme giuridiche.

Il saldo negativo è da imputare alla contrazione dei principali settori dell’artigianato: le Costruzioni che perdono 20 unità; le Attività Manifatturiere che registrano meno 19 imprese; le Attività dei servizi di alloggio e ristorazione meno 4 unità; Trasporto e magazzinaggio perdono 3 unità; Attività di noleggio,agenzie di viaggio ecc. meno 2 unità; Commercio e Altre attività di servizi, con meno una azienda.

Unico saldo positivo, seppure estremamente contenuto si registra nel Servizi di informazione e comunicazione (+2 imprese); ed Altre attività di servizi (+1 azienda). Sostanzialmente stabili i restanti comparti.