Girifalco: Conferenza stampa su costruzione di un impianto a biomassa

Catanzaro Attualità

Si è svolta questa mattina nella sala del Consiglio Comunale di Girifalco la conferenza stampa avente ad oggetto la proposta, da parte di un privato, di costruzione di un impianto a biomassa per la produzione di energia elettrica e termica. Seduti accanto al sindaco Pietrantonio Cristofaro c'erano l'assessore comunale all'Ambiente, Ferdinando Cosco e il responsabile dell'Area Tecnica, Maurizio Benvenuto. Ad aprire i lavori è stato il primo cittadino che ha spiegato il perché della conferenza stampa: “Al lungo elenco di illazioni e azioni tese a rallentare l’attività amministrativa, da qualche giorno, se n’è aggiunta un’altra: precedere l’attività degli uffici, diffondendo informazioni e documenti che privati presentano al Comune senza neanche dare il tempo materiale ai responsabili di approfondire le pratiche ed istruire eventuali e conseguenti azioni. L’ultimo caso, ma solo in ordine di tempo, è l’assurda e pericolosa operazione di allarmismo messa in atto al solo scopo di spaventare e confondere i cittadini convincendoli, con informazioni parziali e strumentali, che il Comune è governato da un manipolo di affaristi senza scrupoli e pieni di interessi personali. Anziché lanciare accuse ed allarmare i cittadini sarebbe stato, forse, più opportuno chiedere un incontro o venire direttamente dal sottoscritto per approfondire insieme la pratica in questione. Invece no. Si è scelta, ancora una volta, la facile strada dell’accusa, dell’offesa, dell’illazione. Capiamo che è sicuramente la strada più facile. Ma pensiamo, altrettanto, che è la strada più sbagliata specie se percorsa da amministratori che, seppur oggi d’ opposizione, hanno in passato governato il Comune. Dov’è il senso di responsabilità? Dov’è il tanto dichiarato amore per Girifalco? Domande, forse, inutili. Perché come più volte dimostrato e come attestano le copie dei giornali e le pagine dei social, parte della minoranza non ha alcun desiderio di svolgere il suo ruolo in maniera costruttiva. A noi spetta il compito di lavorare. Ed è per questo che non possiamo prenderci il lusso di perdere troppo tempo dietro ad accuse, illazioni e offese, purtroppo quasi sempre, al limite della querela. Tuttavia, stavolta, crediamo opportuno e giusto spiegare quanto accaduto rispetto alla proposta, pervenuta a questo Ente, di costruire un impianto a biomassa per la produzione di energia elettrica e termica”.

Entrando, dunque, nel merito della pratica, il sindaco ha aggiunto: “Dalla documentazione si evince il ricorso alla procedura definita Pas (Procedura abilitativa semplificata). Tale procedura consente, secondo la norma, di procedere in maniera diretta e semplificata (Dpr 380) essendo, per l’appunto, uno strumento autorizzativo semplificato. L’intervento, in questione, si colloca all’interno di un’azienda agricola denominata agricola San Floro estesa su una superficie di circa 100,00 nei comuni di Girifalco e San Floro. L’idea imprenditoriale è quella di sviluppare la cosiddetta filiera corta cioè acquisire la materia prima o all’interno dell’azienda o all’interno dell’azienda o all’interno del territorio comunale e dei comuni limitrofi. L’area che dovrebbe essere investita dall’impianto sarà pari a 500 mq”.

L’intervento, secondo quanto riportato nel progetto illustrato nel corso della conferenza stampa, riguarda la realizzazione di un impianto di cogenerazione per la produzione combinata di energia termina ed elettrica, con potenza elettrica installata pari a 200 KWe. Si definisce biomassa l’insieme di materiali di natura estremamente eterogenea di origine organica / biogenica, aventi come principale caratteristica la loro rinnovabilità. In particolare gli impianti a biomassa con potenza installata inferiore a 1MW termico sono considerati a ridotto inquinamento atmosferico. In più il cippato legnoso costituisce un carburante ad emissione zero in quanto i quantitativi di anidride carbonica prodotti durante la sua combustione equivalgono a quelli assorbiti durante il ciclo di vita delle piante da cui si origina. Tale fonte legnosa, a seguito di opportune operazioni di essicazione e cippatura, viene immessa nell’impianto oggetto di investimento, che ne consentirà la valorizzazione producendo sia energia elettrica che termina, L’impianto è stato concepito per essere alimentato con materiale di tipo vegetale legnoso, vergine (non trattato chimicamente) di varia tipologia quale cippato di legno, scarti della lavorazione boschiva, legname vario. Per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico l’impianto rientra tra gli impianti ad inquinamento atmosferico scarsamente rilevante art 272 comma 1 e 5 del D.Lgs 152/2006 per tanto è soggetto a semplice comunicazione, nella categoria degli impianti alimentati della potenza termina nominale inferiore a 1MW.

“Al di là dei dettagli del progetto - ha proseguito il sindaco Cristofaro - c’è un dato di cui l’Ufficio Tecnico ha già dato comunicazione alla ditta proponente e alla Soprintendenza per i Beni Architettonici. Effettuate le opportune verifiche da parte dell’Ufficio tecnico comunale e tenuto conto del QTRP e, nello specifico alla Carta dei Suoni, si rileva un vincolo boschivo e pertanto, ai sensi del decreto legislativo 42/2004, art. 142 comma 1, è stata accertata la sussistenza dei presupposti secondo cui la Pas deve essere sospesa. In quanto, laddove sussiste questo tipo di vincolo non si può attuare la procedura semplificata ma bisogna procedere con Autorizzazione Unica ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 28/2011. Quindi, nessuna scelta azzardata all’orizzonte. Ribadiamo: nessuna scelta sarà presa senza tenere in dovuta considerazione il sentore della popolazione a cui chiediamo di non farsi trascinare nel vortice delle polemiche e dei tentativi, ormai sempre più pericolosi, di seminare panico ed allarme”.

Ad entrare, ulteriormente, nel merito della pratica è stato il responsabile dell'Area Tecnica, Maurizio Benvenuto. "L'Ufficio tecnico ha, semplicemente, applicato una norma nel momento in cui è stato istruito il progetto. Successivamente siamo andati a verificare l'aspetto dei vincoli e non appena ci siamo resi conto che il progetto era stato inserito in un'area soggetta a vincoli (boschivo, in questo caso) abbiamo sospeso l'iter della Pas. Adesso si andrà avanti procedendo o attraverso l’Autorizzazione Unica o attraverso una procedura tramite cui il Comune potrà dire la sua”.

Per spiegare ancora meglio alla stampa e, quindi, alla cittadinanza il ruolo delle Istituzioni sovracomunali e le competenze comunali in tale ambito il sindaco ha illustrato la normativa che vige in materia. “Il problema vero – ha detto Cristofaro – è la normativa regionale perché al Decreto legislativo 387 del 29/12/2003, segue la legge regionale 42 del 2008, che va a definire quali sono le fonti di energia rinnovabili attuabili attraverso Pas. La delibera di giunta regionale 81/2012, in recepimento delle linee guida del Decreto legislativo 28 del 2011, consentirebbe - e, purtroppo la Regione l'ha recepita - di estendere queste soglie fino a 1 MW. La cosa pericolosa, pertanto, è la normativa regionale in quanto essa amplia le indicazioni previste dalla normativa nazionale”.

L'assessore all'Ambiente, Ferdinando Cosco, ha, poi aggiunto: "Ci siamo attivati subito per conoscere ed approfondire meglio la normativa. Tutte le pratiche devono essere prese in considerazione per, poi, stabilire se vanno accettate o meno. Ritengo che quest'amministrazione, da oggi in avanti, farà più conferenze stampa per rendere edotti i cittadini su questioni che altri soggetti stanno cercando di ingarbugliare. Noi abbiamo a cuore il benessere di questa comunità e nulla sarà fatto per creare problematiche alla comunità e alle future generazioni. Una parte della minoranza deve essere messa a conoscenza del fatto che noi non facciamo cose intentante. Loro informano i cittadini in un modo subdolo. Noi, passo per passo, risponderemo alle accuse di gente che ha dimostrato di non avere a cuore l'interesse della comunità”.

Nel corso della conferenza stampa gli amministratori comunali si sono, tra l’altro, confrontati con il presidente del Comitato “No Battaglina”, Espedito Marinaro, del quale hanno apprezzato lo spirito collaborativo.