Aeroporto dello stretto, Filt-Cgil: “Raffa non si sorprende di nulla”

Reggio Calabria Infrastrutture

“Non siamo sorpresi che il Presidente Raffa non è ‘per niente sorpreso’ dell’istanza di fallimento avanzata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria nei confronti della Sogas. Abbiamo un Presidente della Provincia sgamato, non si sorprende di nulla. Non si è sorpreso quando, assieme a Porcino e Calarco, aveva dichiarato di aver raggiunto il pareggio di bilancio della Società senza pagare i dipendenti fino a sei mesi di arretrati e unilateralmente ‘congelare’ le indennità accessorie quali, ad esempio, il diritto al buono mensa previsto per legge; non si è sorpreso quando sorridente è volato a Dublino a stringere la mano di Colin Casey e ad annunciare come imminenti i nuovi voli operati dalla RyanAir mai realizzati; non si sorprendeva quando comunicava l’accordo raggiunto con Blu Panorama per l’incremento dei voli su Reggio con tratte diverse da Roma e Milano (mai realizzati); non si stupiva quando ‘urbi et orbi’ annunciava in pompa magna con tanto di conferenza stampa l’ottenimento della concessione trentennale per poi vedersi revocata quella parziale”.

Esordisce così Nino Costantino, Segretario regionale Filt-CGIL Calabria, in una nota stampa nella quale aggiunge ancora che Raffa “Non si è sorpreso poi neanche quando a seguito di una petizione popolare e di una protesta corale Porcino si è dovuto dimettere perché le cose annunciate da anni non si realizzavano; non si è sorpreso, ancora, quando il numero dei passeggeri è precipitato vorticosamente fino a scendere sotto la barriera dei 500 mila l’anno”.

“Il sorprendente Presidente Raffa – prosegue il sindacalista - non si stupiva neanche quando durante la cassa integrazione veniva assunto nuovo personale di sua conoscenza. E ovviamente non si stupì per nulla quando annunciò quattro anni addietro la gratuità delle cariche del Consiglio di Amministrazione che invece sono state profumatamente corrisposte. E poiché il Presidente Raffa, proprio perché voleva continuare a non essere sorpreso, sostituì il Presidente della Sogas dimissionato con il suo Capo di Gabinetto. E poi poteva mai essere sorpreso Raffa quando nominò in quota Provincia l’avvocato Basile, al di là del numero previsto dalla Statuto della Sogas? Assolutamente no, il Presidente della Provincia di Reggio non si sorprende mai di nulla. Così come non fu colto di sorpresa quando l’Enac revocò la concessione alla Sogas”.

“Figurarsi se poi – continua il segretario regionale della Filt-Cisl - si stupisce se i bandi di gara per i voli di Bologna e Pisa vanno deserti per ben due volte in un anno! No, il nostro Presidente non si stupisce mai di nulla. Noi, invece, che non abbiamo le certezze di Raffa, ci stupiamo di molte cose. Ci sorprende, per esempio, come un vero piano industriale richiesto da tempo non sia stato mai pensato ed elaborato; ci stupisce e molto perché non ci siano stati investimenti per lo scalo reggino; ci sorprende perché si è voluto testardamente da parte dei soci lasciare in agonia per così lungo tempo l’Aeroporto dello Stretto; ci stupiscono le politiche di questi anni che hanno esternalizzato servizi remunerativi, come l’handling dietro l’illusione e la falsa promessa che ‘una multinazionale belga di caratura internazionale’ potesse portare nuovi Vettori; ci stupisce ancora che solo ora si sia trovato l’accordo con la Regione sulle risorse per l’aerostazione che la Sogas aveva utilizzato in modo diverso dalla loro finalità originaria; ci sorprende ancora il fatto che l’unica cosa veramente realizzata sia stata la sottoscrizione della Cassa integrazione da parte del sindacato, mentre tutto il resto non ha trovato attuazione; ci sorprende come mai la Commissione speciale istituita nel 2015 dall'Ente Provincia, azionista di maggioranza, che aveva il compito di conoscere le reali condizioni economiche della società non si sia accorta che la Sogas navigava in brutte acque già da tempo, anzi tutto andava bene “madama la marchesa”.

“Si, noi ci stupiamo. Ci stupiamo del fatto che - rincara Costantino - la sorte dei lavoratori non stia a cuore a nessuno. E allora adesso è giunta l’ora che Comune e Regione prendano in mano davvero la situazione e ci dicano cosa vogliono fare, senza aspettare il mese di giugno. Sarebbe tardi e sarebbe colpevole perché questa storia è diventata tremendamente seria”.