Servello in difesa del consigliere Nucera espulso da Sel

Calabria Politica

"Con tristezza e rammarico devo constatare, per l’ ennesima volta , che alcuni cosiddetti “Compagni”, componenti di SEL Calabria, accusano sul nulla (in quanto persona politicamente attiva e militante instancabile) il nostro consigliere Regionale Gianni Nucera (la Sinistra)".

E' quanto scrive Simone Servello Membro del coordinamento provinciale di Sel Catanzaro eiscritto verso la costituente di S.I.

"Questa volta - continua la nota - l’accusa arriva tramite nota stampa diffusa su tutti i quotidiani Calabresi di lunedi 11 Aprile con i seguenti titoloni : “Nucera da 18 mesi sta alla Regione e non versa la propria quota al partito” e ancora “Nucera non rispetta lo statuto del partito” piuttosto che “ Nucera incandidabile perché venuto meno allo statuto del partito” ecc... Penso che queste accuse siano soltanto il frutto di una buona dose di invidia scaturita dal fatto che Gianni Nucera ha dimostrato di saper fare più che bene il suo lavoro sul territorio Regionale! Mi spiego: In 18 mesi di attività il consigliere Nucera ha discusso, sul tavolo regionale, di tanti temi riguardanti le innumerevoli problematiche che attanagliano la nostra amata Terra, per molte di esse ha proposto anche una soluzione! Esempio: Reddito minimo garantito, abbattimento delle barriere architettoniche, energie rinnovabili, welfare, integrazione e immigrazione, esodo e molte altre sono già pronte per essere discusse".

"Mentre scrivo questo comunicato mi è tornata alla mente la mia prima partecipazione ad un congresso provinciale di SEL. Io che traghettavo dal PRC a SEL ,quindi con la formazione rigida congressuale che solo chi è passato dal PRC puo comprendere, insomma per farla breve ricordo che in quel congresso nulla di ciò che dice lo statuto del partito è stato rispettato, a cominciare dagli organi dirigenziali uscenti che invece di decadere e dar voce al presidente del collegio di garanzia, che per statuto decade a fine congresso, sono rimasti impassibili (anche perché solo io avevo fatto notare questa anomalia) e si sono diretti il congresso fino alla nuova nomina di segretari e dirigenti provinciali".

"Per ritornare alle accuse mosse al consigliere Nucera vorrei dire ai cosiddetti “Compagni” che il Compagno Nucera versa puntualmente alla propria federazione la sua quota in quanto è un iscritto S.E.L. quindi, da buon militante, fa il suo dovere con il partito! Se si legge bene lo statuto del partito si evince che l’obbligo di versare la quota S.E.L. lo pretende dai suoi eletti e non dai suoi iscritti, o meglio, ogni militante iscritto al partito può versare volontariamente una quota di mantenimento delle strutture del proprio territorio esattamente quello che ha fatto il Compagno Nucera! Anche perché la lista con la quale si è corso alle ultime regionali non era una lista di S.E.L. (haimè) ma una lista che comprendeva tanti partiti e movimenti della nostra regione e che alla fine ha eletto un solo consigliere in tutta la Regione".

"Il Compagno Nucera, dal giorno dopo la sua elezione, non ha chiuso le porte ne al suo Partito di appartenenza ne tantomeno alla lista” la Sinistra” con cui è stato eletto facendo (a parte il gruppo in consiglio regionale che porta il nome “la Sinistra”) un fronte comune con tutti i componenti e militanti della lista la Sinistra e allargandosi più volte anche a quei partiti e movimenti della sinistra radicale che all’epoca non vedevano di buon occhio la nostra entrata in coalizione con il centro Sinistra di Mario Oliverio ma che oggi, tramite il Compagno Nucera, ha dato loro uno spazio di ascolto e di presa in considerazione delle vertenze e delle lotte che portano avanti sul territorio Regionale".

"Quindi, cari “Compagni”, mentre voi vi torturate il cervello per capire quale tatticismo usare per denigrare i Compagni che lavorano sul serio sul territorio senza calcare i salottini della sinistra radical-chic, utilizzate questa forza e queste energie per riuscire insieme a noi finalmente a far approvare in consiglio Regionale la proposta di legge sul salario minimo garantito! il popolo calabrese ve ne sara grato. Tutto il resto al mio paese si dice che sono chiacchiere e tabbaccheri e lignu".