Sindaco Lamezia: "Per accampamento rom problemi igienico sanitari"

Catanzaro Salute

Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza ha emesso un’ordinanza per intervenire urgentemente nell’area dell’accampamento Rom di località Scordovillo al fine di affrontare i pericoli di natura igienico-sanitaria. Il sindaco ha ordinato la rimozione e lo smantellamento, anche tramite demolizione, dei container danneggiati, pericolanti, incendiati; l’eliminazione di tutti i rifiuti presenti nelle aree adiacenti (anche quelli speciali e pericolosi) con interventi finalizzati al trasporto e allo smaltimento nei centri autorizzati; la derattizzazione, la disinfezione e disinfestazione dell’area a cura del Servizio di Igiene pubblica dell’Azienda sanitaria (altrimenti lo farà il Comune e si rivarrà sull'Asp). Speranza, che ha trasmesso il provvedimento oltre agli uffici che lo devono eseguire anche al Prefetto di Catanzaro, alle forze dell’ordine e alla magistratura, nelle settimane scorse aveva scritto al ministro dell’Interno Roberto Maroni (già sensibilizzato sulla questione nel corso del ventesimo anniversario del movimento antiracket a Lamezia), al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti e alla Provincia, Wanda Ferro. Nell’ordinanza il sindaco, evidenziando l’enorme degrado ambientale del campo che pregiudica la salute pubblica, così come accertato anche dagli uffici comunali preposti e dalla Polizia municipale nonchè dalla relazione e dagli atti tecnici fatti pervenire dall’Arpacal, dispone un organico intervento di bonifica non solo nell’area di Scordovillo ma anche nelle aree vicini che tante proteste muovono anche in questi giorni. Sulle aree adiacenti al campo era già intervenuta l’autorità giudiziaria ponendo la zona sotto sequestro in seguito all’abbandono di rifiuti di varia natura e all’incendio di carcasse di autovetture e pneumatici. (AGI) Ros (Segue) 201713 OTT 10 (AGI) – Lamezia Terme (Catanzaro), 20 ott. – Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza ha emesso un’ordinanza per intervenire urgentemente nell’area dell’accampamento Rom di località Scordovillo al fine di affrontare i pericoli di natura igienico-sanitaria. Il sindaco ha ordinato la rimozione e lo smantellamento, anche tramite demolizione, dei container danneggiati, pericolanti, incendiati; l’eliminazione di tutti i rifiuti presenti nelle aree adiacenti (anche quelli speciali e pericolosi) con interventi finalizzati al trasporto e allo smaltimento nei centri autorizzati; la derattizzazione, la disinfezione e disinfestazione dell’area a cura del Servizio di Igiene pubblica dell’Azienda sanitaria (altrimenti lo farà il Comune e si rivarrà sull'Asp). Speranza, che ha trasmesso il provvedimento oltre agli uffici che lo devono eseguire anche al Prefetto di Catanzaro, alle forze dell’ordine e alla magistratura, nelle settimane scorse aveva scritto al ministro dell’Interno Roberto Maroni (già sensibilizzato sulla questione nel corso del ventesimo anniversario del movimento antiracket a Lamezia), al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti e alla Provincia, Wanda Ferro. Nell’ordinanza il sindaco, evidenziando l’enorme degrado ambientale del campo che pregiudica la salute pubblica, così come accertato anche dagli uffici comunali preposti e dalla Polizia municipale nonchè dalla relazione e dagli atti tecnici fatti pervenire dall’Arpacal, dispone un organico intervento di bonifica non solo nell’area di Scordovillo ma anche nelle aree vicini che tante proteste muovono anche in questi giorni. Sulle aree adiacenti al campo era già intervenuta l’autorità giudiziaria ponendo la zona sotto sequestro in seguito all’abbandono di rifiuti di varia natura e all’incendio di carcasse di autovetture e pneumatici. L'ordinanza è stata disposta dal sindaco anche in considerazione di alcune motivazioni: molti cittadini Rom ancora oggi occupano i container situati nel campo e a loro consegnati negli anni 2003/4 dalla commissione straordinaria nonostante nel corso degli anni 2009 e 2010 siano stati loro attribuiti degli alloggi di edilizia popolare; nei rifiuti speciali rinvenuti è stata riscontrata la presenza di numerose carcasse di auto che necessitano di smaltimento; le condizioni di degrado dell’area hanno determinato la presenza di roditori, insetti e scarafaggi peggiorando ulteriormente la situazione igienica e ambientale. L'ordinanza in questione si aggiunge alle numerosi azioni già realizzate dall’Amministrazione comunale impegnata a favorire l'inclusione sociale e la bonifica dell’area con il progetto «Riqualificazione urbana in località Scordovillo», finanziato per un importo di 300 mila euro, che prevede un intervento di natura igienico-sanitaria con la realizzazione di una rete idrica, fognaria e un sistema viario; con una una convenzione tra Comune e l’associazione «La strada» per accompagnare i bambini nelle scuole; con le iniziative del Pon Sicurezza, (un progetto che prevede la spesa di 2 milioni e 519 mila euro dalla bonifica del campo, alla video-sorveglianza dello stesso, dall’avviamento ed inserimento sociale e lavorativo dei giovani rom, al reintegro nel mercato lavorativo dei capifamiglia; per l'acquisizione di strutture abitative). All’interno del Patto per lo Sviluppo, inoltre, attraverso lo strumento del Pisr (progetti integrati di sviluppo regionale), potrebbero essere inviati 5 milioni di euro alla città di Lamezia per la sicurezza. La giunta, nei giorni scorsi, ha deliberato di chiedere alla Regione di sbloccare tali fondi da destinare in modo specifico per affrontare la questione rom a Lamezia. Resta fermo il punto del sindaco Gianni Speranza sulla necessità di un intervento organico e risolutivo, che prenda in considerazione anche ipotesi radicali di spostamento del campo Rom con finanziamenti adeguati e con procedure di Protezione civile, attraverso un Accordo di Programma interistituzionale con il coinvolgimento del Governo, della Regione Calabria e della Provincia.