Blitz della mobile nella Piana, catturati i latitanti Crea e Ferraro

Reggio Calabria Cronaca

La Squadra Mobile di Reggio Calabria, con il supporto della prima divisione dello Sco, all’alba di stamani ha eseguito un blitz catturando i latitanti Giuseppe Crea (37 anni) e Giuseppe Ferraro (47), ritenuti esponenti di spicco delle cosche attive nella Piana di Gioia Tauro.

Ferraro era ricercato da 18 anni, dal lontano 1998, e su di lui pende una condanna all'ergastolo (inflitta nel 2009) per omicidio ed associazione mafiosa; Crea, invece, era sfuggito alla giustizia da altri 10 di anni, in particolare dal 2006; a suo carico una sentenza di primo rado (del marzo 2015) a 22 anni per associazione mafiosa.

I due si nascondevano in un bunker, una costruzione in metallo fornita di tutti i confort, scoperta nell’Agro di Maropati, tra Melicucco e Rizziconi. Nel corso del blitz gli agenti della mobile hanno anche ritrovato delle armi (tra cui un mitragliatore, una decina di fucili e diverse pistole) che gli inquirenti ritengono possa essere uno degli arsenali delle cosche a cui fanno riferimento i latitanti.

IL “PROFILO” DEI DUE LATITANTI

Ferraro è ritenuto elemento di vertice della 'ndrangheta locale di Oppido Mamertina e coinvolto nella nota faida di Oppido degli anni ‘80 che causò almeno 20 omicidi e diversi ferimenti tra le contrapposta famiglie mafiose Gugliotta-Bonarrigo e Polimeni-Mazzagatti-Rustico.

Crea è considerato invece elemento di spicco dell'omonima cosca di Rizziconi. Gli investigatori lo ritengono il maggior boss operante nella Calabria tirrenica, figlio di Teodoro, attualmente detenuto al 41/bis, capo indiscusso dell'omonimo sodalizio mafioso.

Entrambi erano inseriti nell'elenco dei ricercati pericolosi. La duplice cattura è avvenuta grazie alle indagini della Mobile reggina, diretta dal primo dirigente Francesco Rattà, assistita dal Servizio centrale operativo della Polizia.

Il bunker in cui si nascondevano i due, che trascorrevano insieme la latitanza, si trovava in una zona impervia di montagna, difficilmente raggiungibile.

ALFANO: UNA BELLA GIORNATA PER IL PAESE

"Oggi è un'altra bella giornata per tutti e per il Paese, perché oggi la giustizia ha vinto ancora una volta e ha vinto in modo eclatante con l'individuazione e l'arresto di due boss "capicosca" della 'ndrangheta” ha detto soddisfatto il Ministro dell'Interno Angelino Alfano, commentando la notizia dell'arresto.

"La Squadra Mobile e gli uomini dello Sco della Polizia di Stato - ha aggiunto il ministro - con il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, hanno arrestato così, in una operazione di altissimo livello, Giuseppe Ferraro, latitante da quasi vent'anni e condannato per associazione mafiosa e omicidio, e Giuseppe Crea, il maggiore esponente della 'ndrangheta tirrenica, ricercato da dieci per associazione mafiosa, entrambi esponenti dei clan della Piana di Gioia Tauro e inseriti nell'elenco dei latitanti più pericolosi d'Italia. Questo a dimostrazione del fatto che non si può sfuggire per sempre alla giustizia perché la squadra-Stato lavora ogni giorno per ripulire il territorio dalla mala pianta del crimine organizzato, perché i cittadini, che della squadra-Stato fanno parte, possano credere sempre di più nella forza delle istituzioni".

PANSA: UN ALTRO SUCCESSO INVESTIGATIVO

"In pochi giorni ancora un altro successo investigativo conseguito dalla Polizia a Reggio Calabria. L'operazione conclusa oggi testimonia lo straordinario impegno della Polizia di Stato nella lotta alla criminalità organizzata". Così invece il capo della Polizia, Prefetto Alessandro Pansa. "Un ringraziamento va a tutti i poliziotti - ha aggiunto - che con grande senso del dovere e spirito di sacrificio lavorano quotidianamente per garantire la legalità e il vivere civile".