Delitto Sergi, minorenne confessa: denunciato per omicidio colposo

Reggio Calabria Cronaca

Dopo tre ore di interrogatorio confessa di aver sparato ad un 36enne di Platì, nel reggino ed è così che un minorenne è stato deferito per il reato di omicidio colposo mentre il relativo fascicolo processuale è stato inviato dalla Procura di Locri alla Procura della Repubblica per i minorenni di Reggio Calabria.

I carabinieri ritengono pertanto di aver chiarito la dinamica del fatto, accaduto il 2 gennaio scorso quando presso l’ospedale di Locri giunse cadavere Francesco Sergi. Intorno alle 17,30 di quel giorno il 36enne era stato colpito alla nuca da un colpo d’arma da fuoco mentre si trovata in campagna, a Platì, in particolare in contrada Romena. Soccorso da un’ambulanza del 118 era poi giunto già morto nel nosocomio cittadino.

I Carabinieri di Locri vennero avvisati dal personale medico e avviarono subito le indagini con i consueti accertamenti del caso ed effettuando anche un sopralluogo presso la campagna dove l’uomo era stato ucciso e dove venne ritrovato un bossolo esploso e un marsupio da cui si intravedeva il calcio di una pistola con inserito il caricatore. Il materiale venne repertato da personale della Sis del Comando Provinciale di Reggio Calabria.

I militari, d’accordo e su disposizione del magistrato di turno, avviarono le investigazioni per ricostruire l’intera vicenda. Dopo aver ascoltato decine di testimonianze, la registrazione della richiesta di intervento che giunse al 118, e aver visionato le immagini di una telecamera a circuito chiuso, sarebbero così emersi dei gravi elementi indiziari nei confronti del minorenne, che era presente al fatto.

Dunque, mentre veniva ascoltato e dopo circa tre ore di colloquio, il giovane ha riferito ai militari di voler confessare l’accaduto venendo contestualmente video-registrato in presenza del suo legale, del magistrato di turno della Procura di Locri e con il consenso preventivo del Procuratore Capo presso della Procura per i minorenni di Reggio.

Le indagini hanno permesso ritrovare sul luogo del delitto la pistola con cui è stato ucciso Sergi, una Beretta calibro 6,35 con matricola punzonata, oltre a 19 cartucce dello stesso calibro e, ovviamente, il bossolo esploso.

Sergi, il giorno dell’accaduto, si trovava nel fondo agricolo in compagnia di altre persone che vennero subito identificate ed interrogate. Già di primi riscontri i militari avevano escluso che il delitto fosse stato un agguato e che anzi sembrava trattarsi proprio di un incidente. Secondo quanto ricostruito dai militari, prima dell’accaduto il gruppo di persone presenti stava maneggiando una pistola dalla quale sarebbe partito accidentalmente un colpo che ha raggiunto la vittima alla testa. A quel punto alcuni familiari allertarono il 118 che, giunto sul posto, prelevò il 36enne e lo trasferì nell’ospedale di Locri dove, però, vi giunse cadavere.

h 14:08 | La morte di Francesco Sergi sarebbe avvenuta in seguito ad un incidente sviluppatosi mentre la vittima mostrava l'arma al 14enne denunciato. Secondo quanto reso noto proprio dal ragazzo, i due si trovavano da soli al momento dello scoppio. Il minore ha riferito agli inquirenti che Sergi gli stava mostrando l’arma ma che probabilmente aveva dimenticato che la pistola era carica. Questa dimenticanza si è rivelata fatale per l’uomo, che è stato colpito alla nuca, dal basso verso l'alto, e ucciso.