Castrolibero, grande partecipazione a corso di formazione per insegnanti

Cosenza Attualità

Un interessante seminario dal titolo “verso una didattica inclusiva” si è tenuto martedì 15 dicembre all’I.I.S. “Valentini – Majorana” di Castrolibero, promosso dall’Istituto Comprensivo “Don Milani - de Matera” di Cosenza, Centro Territoriale per l’Inclusione, diretto dal Dirigente scolastico Immacolata Cairo.

Il convegno si è svolto a conclusione di un corso di formazione realizzato nell’a.s. 2014/2015 e rivolto a 250 docenti appartenenti alle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Cosenza, finalizzato all’aumento delle competenze per potenziare i processi di integrazione a favore di alunni con disabilità e bisogni educativi speciali ai sensi del D.M. 762/2014 e autorizzato dall’U.S.R. della Calabria.

Durante il corso, i docenti, hanno avuto la possibilità di frequentare 45 ore di incontri in presenza e di utilizzare per oltre 18 ore la Piattaforma Xamp dell’I:C. “ Don Milani –de Matera” per la preparazione di studi di caso e l’elaborazione di materiali. Al seminario hanno partecipato per i saluti… il dirigente scolastico Maletta Iole, Pietro Testa Presidente Regionale UICI e Teresa Colonna Interprete e docente LIS-ENS.

Gli esperti relatori quali Franco Fusca (Ispettore emerito del Miur), Maurizio Simone (Presidente regionale F.A.N.D. Calabria) e Nunzia Coppedè (Presidente Regionale F.I.S.H. Calabria) hanno sviluppato tematiche inerenti ai cambiamenti avvenuti nel passaggio da un modello educativo improntato sull’integrazione ad un modello improntato sull’inclusione ( Inclusive Education).

La scuola dell’inclusione trova la sua giustificazione teorica nel concetto di “normale specialità” , in particolare nell’intervento di Coppedè, che ha sottolineato come le differenze in una società complessa e variegata come la nostra, vadano considerate come risorse da valorizzare e non come un problema da livellare.

“ Avere una disabilità, ha aggiunto Simone, non significa appartenere ad un genere umano diverso rispetto a chi è “normodotato”, ma essere portatori di alcuni limiti di azione ed interazione, per lo più correlati a condizioni ambientali, i quali, per questa ragione, possono essere modificati in positivo grazie ad opportuni interventi socio- educativi”.

“Magistralmente, ha puntualizzato l’Ispettore Fusca, che la scuola dell’inclusione deve favorire il raggiungimento di un buon livello di qualità della vita, dal quale anche il livello di disabilità risulta drasticamente ridotto”.