Giovane ferito alla gola, nuovo fermo per il tentato omicidio a Diamante

Cosenza Cronaca

Le indagini condotte a ritmo serrato dai Carabinieri della Compagnia di Scalea, finalizzate ad individuare gli autori del tentato omicidio di un giovane 33enne, Francesco Osso, consumato all’interno di un locale notturno della movida di Diamante, nel cosentino, hanno portato, la scorsa notte, al nuovo fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Paola, dei due ragazzi già indagati nell’immediatezza dei fatti: si tratta di Alberto Novello, 23enne cosentino e Mattia Derose, 21enne originario di Belvedere Marittimo.

La notte del 25 ottobre scorso un giovane aveva contattato il 112 comunicando che un ragazzo era riverso in una pozza di sangue dopo essere stato ferito da un colpo di arma da fuoco che lo aveva raggiunto alla gola. Le indagini avrebbero permesso di individuare il movente del fatto di sangue, riconducibile, secondo gli inquirenti, ad una discussione tra la vittima e uno dei due giovani: una parola di troppo e uno scambio di sguardi che hanno portato ad “una vera e propria esecuzione del giovane all’interno dei servizi igienici del locale”, spiegano i militari.

Dopo aver discusso animatamente i due si sono separati e mentre la vittima stava facendo la fila per recarsi in bagno, i presunti aggressori l’avrebbero raggiunto e ripreso la lite. Dopo poche parole uno dei due avrebbe estratto una pistola dalla tasca esplodendo un colpo a bruciapelo sulla vittima che si è accasciata al suolo. L’esplosione è stata camuffata dalla musica ad alto volume del locale che ha favorito anche la fuga a bordo di un’autovettura.

A carico dei due fermati, al termine di altre indagini eseguite dai carabinieri, sarebbero stati acquisiti ulteriori elementi che aggraverebbero il quadro indiziario ricostruito in precedenza. La scorsa notte, così, i militari dei Norm di Scalea e di Cosenza, insieme ai colleghi della Stazione di Diamante hanno avviato un piano di ricerche coordinato tra i comuni dell’alto tirreno cosentino e tra i quartieri popolari del capoluogo Bruzio e che ha portato a rintracciare i due giovani ricercati. Uno dei fermati, Derose, è stato associato nel carcere di Paola e il secondo, Novello, in quello di Cosenza.