Prima edizione “Premio Alarico, Gran Galà della cultura made in Calabria”

Cosenza Tempo Libero

Presso il Teatro Tieri si è svolta la prima edizione del "Premio Alarico - Gran Galà della cultura made in Calabria". Tra le varie categorie, degne di nota, salta all'occhio quella della "Famiglia & Tutela dei Minori" in quanto il premiato è l'Avv. Giancarlo Cerrelli, vicepresidente dell'Unione giuristi cattolici italiani. Il tutto, ovviamente, patrocinato dal Comune di Cosenza.

La motivazione è la seguente "Giancarlo Cerrelli, avvocato cassazionista e canonista è premiato nella categoria “Famiglia & Tutela dei Minori”, per il suo impegno da giurista a favore della famiglia naturale e dei minori. Cerrelli si è distinto a livello nazionale per la promozione della famiglia naturale e la difesa del diritto dei minori ad avere quali genitori un padre e una madre e ciò proprio in un momento storico in cui tutto questo è messo in discussione da una ideologia come quella del gender che è promotrice di una cultura che tende a voler ridefinire il concetto di famiglia."

Insomma: A Cosenza è degno di meritare un premio alla cultura chi sostiene che l'omosessualità sia un disordine, una devianza, un disagio esistenziale. In altri termini: si premia chi sostiene, contro ogni evidenza scientifica, ribadita anche dall'Ordine Nazionale degli Psicologi e da qualsiasi manuale ufficiale, che l'omosessualità sia una malattia.

Quindi da curare. Perchè se hai un disagio, questo non ti fa vivere a pieno la tua vita. Perchè, solito vecchio disco che gira da decenni, chi vive la propria sessualità in maniera differente è "contro natura". Quindi un bambino, secondo tale ragionamento, ha il diritto di avere un padre ed una madre. Non sono contemplate in alcun modo altre possibilità.

In un momento in cui l'Italia, grazie al lavoro che i parlamentari compiono giorno dopo giorno, si apre ufficialmente alle unioni civili, in Calabria si fa il percorso inverso. Perchè di amare, a quanto pare, sono degni solamente gli eterosessuali. Se questa la si chiama Cultura, inorridisco nel pensare cosa sia l'Ignoranza."