Sanità nel cosentino, Filippelli: “Il nuovo corso e l’antica malpractice”

Cosenza Salute

“Numeri alla mano, questa amministrazione che ho l'onore e l'onere di guidare con spirito di servizio nell'esclusivo interesse dei cittadini, si sta caratterizzando per un'intensa e attenta opera di risanamento.” È quanto rende noto Gianfranco Filippelli, Commissario Straordinario dell’Asp di Cosenza.

“I provvedimenti fin qui adottati ne comprovano spirito e determinazione. Mi corre l'obbligo di fare chiarezza alla luce di quanto veicolato attraverso gli organi di stampa che – afferma il Commissario Straordinario - non rendono giustizia di ciò che questa amministrazione ha prodotto. Capisco la lotta politica, un po' meno la strumentalizzazione dei fatti, retaggio di una cultura politica che non mi appartiene. La riduzione della quota incarichi legali affidata a professionisti esterni all'Azienda, seppur in presenza di una cospicua mole di contenziosi in itinere, rappresenta un dato inconfutabile, senza se e senza ma. Un passaggio deciso e lineare che non può in alcun modo prestare il fianco ad interpretazioni di comodo.

Così come non si può non prendere atto che attraverso il nostro ufficio legale e finanziario, stiamo provvedendo ( operazione necessaria e non procrastinabile) alla ricognizione dei pignoramenti in atto, pendenti o definiti, presso i tribunali della provincia. Giova ricordare che le somme bloccate presso la nostra tesoreria ammontano a decine di milioni di euro, dei quali quattro già recuperati. È chiaro che l'obiettivo che ci siamo prefissati è di recuperare questa considerevole cifra e metterla a disposizione dell'Azienda per l'acquisto di farmaci e di strumenti diagnostici. Non è certo operazione semplice attivare una politica di gestione virtuosa, atteso il pesante fardello che grava sulle spalle dell'Azienda costretta a subire per anni "scorribande" di ogni genere. Il lavoro fin qui svolto, tuttavia, apre il cuore alla speranza, la stessa che nutriamo nel recuperare gli oltre 40 milioni di euro che giacciono "prigionieri" dei contenziosi in alcuni tribunali fuori regione. Le difficoltà non mancano per motivi di facile comprensione, ma ciò non toglie che faremo il possibile e, ove sarà richiesto, l'impossibile per riportare nelle casse dell'Ente il maltolto. Il percorso avviato comincia a dare i suoi frutti, anche se il traguardo è lontano dall'essere raggiunto. Siamo, però, convinti – conclude Filippelli - che con il sostegno e il contributo di tutti gli attori in campo: operatori della sanità, struttura burocratica e cittadini, nulla appare impossibile. Anche in un settore, come quello della sanità, che risente ( a volte giustamente) di tanti, troppi luoghi comuni.”