Ad Uno Mattina, sulla Rai, una grande vetina per il Codex Purrpureus Rossanensis

Cosenza Attualità Antonio Le Fosse

Anche Uno Mattina, nel corso della trasmissione televisiva in onda su Rai Uno, ha dedicato ampio spazio al Codex Purpureus Rossanensis che ha ricevuto, nei giorni scorsi, il riconoscimento dell'Unesco quale patrimonio dell'umanità universale ed inserito nella “New incription on the International Memory of the World Registrer.” Il Prof. Broccoli, durante la rubrica da titolo: “Caffè di Rai Uno” nella mattinata di giovedì 22 ottobre, si è soffermato sulla notizia riguardante il riconoscimento, dopo diversi anni di iter burocratico, del Codice Purpureo, custodito nel Museo Diocesano di Arte Sacra di Rossano, quale patrimonio dell'umanità.

Il prestigioso documento, come sottolineato nel corso della diretta televisiva, è un antico Evangelario greco del VI° secolo d.C. miniato in oro e realizzato, tra la Palestina e la Siria, su pergamena color porpora, da qui l'appellativo di purpureus, in cui sono riportati, in lingua greca, i vangeli di Matteo e Marco. Si narra che il famoso manoscritto è arrivato nella città bizantina, intorno al IX° secolo, da qualche monaco in fuga.

Il Codex è, ancora oggi, uno dei più antichi manoscritti miniati che rappresenta il Nuovo Testamento. Questo, al momento, si trova a Roma, presso l'Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico, dove sono in corso d'opera i lavori di restauro, utilizzando moderni e scientifici criteri, al fine di riportare il Codice Purpureo al suo vero splendore. Ritornerà a Rossano, come annunciato da S. E. Mons. Giuseppe Satriano (Arcivescovo della Diocesi di Rossano-Cariati) nel corso della conferenza-stampa di mercoledì 21 ottobre, nei primi mesi del 2016, quando sarà pronta anche la teca, realizzata secondo una elaborata tecnica di climatizzazione e di esposizione alla luce, che accoglierà e conserverà il Codex Purpureus Rossanesis all'interno del Museo Diocesano di Arte Sacra con sede nel cuore del centro storico.

Il riconoscimento del Codice Purpureo, quale patrimonio dell'umanità universale, da parte dell'Unesco, rappresenta l'occasione migliore per richiamare nell'importante comune bizantino un turismo di massa e di qualità. L'amministrazione comunale e la Diocesi di Rossano, d'ora in poi, dovranno lavorare in piena sintonia per mettere in atto una serie di iniziative finalizzate, in primo luogo, ad accogliere, nella città del Codex, migliaia di turisti provenienti dall'intera penisola italiana, dall'Europa e da tutto il mondo.