Unical, il premio Frescobaldi all’astrofisica Sandra Savaglio

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L’astrofisica Sandra Savaglio, ordinario presso il dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria, è una delle vincitrici del premio Leonia Frescobaldi per l’audacia. La scienziata calabrese ha ricevuto il prestigioso riconoscimento nel corso di una cerimonia, presentata dalla conduttrice televisiva Fiammetta Cicogna, che si è svolta nei saloni dell’Hotel Boscolo di Milano. Insieme alla Savaglio Savaglio sono stati premiati anche l’astronauta Samantha Cristoforetti, Lapo Elkann, Fabio Zaffagnini e Lorenzo Cogo.

Sandra Savaglio (nella foto con la Cristoforetti) ha ricevuto l’onorificenza come Cervello in fuga “al contrario”, per aver rinunciato alla propria carriera internazionale nella Ricerca, già intrapresa negli Stati Uniti e in Germania, ed essere rientrata in Italia su chiamata diretta dell’ateneo dove ha studiato e si è laureata. Ai vincitori è stata consegnata una medaglia, ispirata alla medaglia d’oro vinta da Leonia Frescobaldi nel 1878 in occasione dell’expo di Parigi, simbolo del pensiero coraggioso e controcorrente, dell’azione audace e fuori dagli schemi.

Soddisfatto il promotore dell’iniziativa, Lamberto Frescobaldi: “Ho pensato che un’ azienda come Frescobaldi, simbolo dei vini toscani di qualità in Italia e all’estero, dovesse conferire alle più interessanti personalità italiane l’onorificenza che meritano. Il Premio Leonia Frescobaldi per l’audacia – ha aggiunto - scommette su un Paese che ce la può fare e punta su quelle figure di spicco che, per impegno, competenza e serietà veicolano un’immagine positiva dell’Italia e degli italiani. Questo Premio – ha proseguito Frescobaldi - è quindi dedicato a tutti quei connazionali che osano, giorno dopo giorno, per riuscire a primeggiare nel loro campo, aggiungendo valore al nostro Paese, anche in un contesto storico complesso, come quello che stiamo vivendo oggi. A tutti coloro che, senza guardarsi indietro, accettano le sfide future e competono con costanza nell’agire e nell’intraprendere delle scelte, coraggiose e geniali. Un’audacia che – ha concluso - pochi sono in grado di dimostrare, come la mia trisavola Leonia, che dimostrò coraggio e intraprendenza nelle proprie scelte enologiche”.