La Slc Cgil lancia una raccolta firme a sostegno #clausolesociali per i call center

Calabria Attualità

Il prossimo 12 ottobre arriverà in aula per il voto definitivo la #clausolasociale per i call center, cioè la norma che prevede la prosecuzione dei rapporti di lavoro già esistenti in caso di successione d’imprese negli appalti con il medesimo committente e la protezione dei trattamenti economici e normativi contenuti nei contratti collettivi. Questa norma esiste già negli altri Paesi europei e servirà ad arginare le gare al massimo ribasso, in cui il prezzo della competizione tra imprese viene fatto pagare solo ai lavoratori. Dopo anni di battaglie messe in campo dalle lavoratrici e dai lavoratori del settore call center in outsourcing, finalmente con l’approvazione di questa norma di dignità, si potrà mettere in sicurezza un intero settore che, nella sola Calabria, occupa 15mila addetti.

L’emendamento in votazione il prossimo 12 ottobre, attraverso l’inserimento della clausola di salvaguardia sociale, metterà fine ad un sistema brutale e illogico, in cui lo stato spende soldi pubblici - ammortizzatori sociali, incentivi per la finta “nuova” occupazione, i lavoratori sono perennemente ricattati e i cittadini hanno un pessimo servizio.

I lobbisti, i gruppi di pressione, tutti coloro che da questo sistema lucrano profitto a danno dello Stato, dei lavoratori e della cittadinanza tutta, stanno lavorando per annullare gli effetti di questa norma di civiltà. Il loro obiettivo è permettere alle imprese di fare profitto sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center, spesso spostando l’attività in Paesi in cui il costo del lavoro è minore (ad esempio l’Albania) a danno dei cittadini italiani.

La clausola sociale, oltre a proteggere l’occupazione di 80mila lavoratori italiani, favorirà anche gli utenti, perché le gare d’appalto verranno vinte anche sulla base della qualità del servizio offerto. Ve lo immaginate un call center che vi risolve il problema alla prima chiamata? Pertanto chiediamo a tutti di sostenere questa campagna di sensibilizzazione per far sì che il 12 ottobre possa essere ricordata come la data in cui i lavoratori del settore call center potranno avere dignità ed essere meno precari, e gli utenti potranno avere un servizio di maggiore qualità.