Il 26 ottobre manifestazione per l’aeroporto dello Stretto

Reggio Calabria Infrastrutture

“Appuntamento in piazza Italia alle 10, poi in corteo fino all’aeroporto, emblema di un abbandono sempre più accentuato negli anni”. È quanto scrive il comitato #iltitominnitinonsitocca.

Un servizio quello dell' Aeroporto ridotto all’osso, tanto per dire che la continuità territoriale, diritto costituzionalmente garantito, c’è ancora. Il problema è che già adesso tutto lascia a desiderare, le difficoltà sono tante e, invece che passi avanti, si fanno passi indietro.

Ancora una volta, si tenta di penalizzare una Territorio che soffre di un pesante isolamento infrastrutturale con le eterne incompiute della Salerno/Reggio Calabria e la strada statale 106 "Strada della Morte" a cui si deve aggiungere il taglio dei convogli ferroviari da parte delle Ferrovie dello stato e del trasporto Marino. In tale contesto appare più consono rafforzare gli aeroporti esistenti che operano all'interno di un bacino potenziale di utenza molto vasto come, con riferimento all'aeroporto reggino, l'area della provincia reggina e della provincia di Messina".

La Provincia di Reggio Calabria è un territorio che maggiormente sente il peso dell'isolamento, tenuto conto dell'assetto attuale della rete di trasporto basato su assi principali stradali e ferroviari caratterizzati da livelli di dotazione e di servizi notoriamente insufficienti o inadeguati e, allo stato l'unica opportunità infrastrutturale per il conseguimento di una adeguata mobilità è rappresentato dallo scalo aeroportuale.

Si chiama Movimento Popolare #IlTitoMinnitiNonSiTocca , perché è aperto a qualunque associazione, gruppo politico, sindacati, istituzione ed a tutti i cittadini senza alcuna distinzione. Il 26 ottobre è il giorno in cui Reggio grida il proprio no a decisioni calate dall’alto, non solo Aeroporto ma anche contro la chiusura degli Ospedali di Locri e Scilla, Disoccupazione, Tasse, Equitalia fra i Temi caldi della contestazione che si annuncia molto partecipata, i Cittadini manifestano la volontà di essere coinvolti nelle decisioni che riguardano il futuro della città.

#DallaPadellaAllaBrace #IlTitoMinnitiNonSiTocca gli l’hashtag più utilizzati, ma ci saranno anche tanti altri striscioni. Agli annunci nefasti, sono seguiti tentativi di gettare acqua sul fuoco, goffi manovre per mascherare la realtà "vedi dimissioni Porcino". Una realtà che si confida possa cambiare ma che, al momento, sembrerebbe più nera che mai”.

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