Inquinamento: sequestrati diversi impianti di depurazione nel cosentino

Cosenza Cronaca

Gli uomini della Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro hanno eseguito una serie di controlli a depuratori comunali e di privati nonché ad aree con segnalate criticità ambientali. Nel territorio di Rossano sono stati ispezionati e sottoposti a sequestro penale anche i depuratori nelle località Seggio e Piragineti il cui cattivo funzionamento causava il deturpamento dei torrenti Coserie e Cino Piccolo. I due depuratori sono stati affidati alle ditte incaricate della manutenzione per la soluzione dei problemi riscontrati.

A Scala Coeli, invece, è stato constatato che l'impianto di depurazione sito in località Ranieri risultava fermo ed i reflui in ingresso allo stesso venivano di fatto sversati nel vallone Miceli, che si presentava gravemente deturpato. Anche per questo impianto sequestrato. In tutti i casi i responsabili a vario titolo delle Amministrazioni comunali e delle ditte incaricate della manutenzione sono stati segnalati all'Autorità' giudiziaria. Inoltre, in occasione di appositi servizi organizzati per il monitoraggio del territorio e la repressione delle forme di inquinamento del mare proveniente da terra, sono stati individuati 8 depositi incontrollati di rifiuti speciali pericolosi e non costituiti, in molti casi, da ingenti quantitativi di eternit smaltito illecitamente.

Le aree interessate ricadono in diversi comuni: Corigliano Calabro, Pietrapaola, Rossano, Spezzano Albanese, Trebisacce, Amendolara, Cariati. I siti, che ammontano a complessivi quasi 11.000 metri quadrati, sono ubicati, in quasi tutti i casi, lungo gli argini o in prossimità di foci di fiumi e torrenti e comunque in zone tutelate da vincolo paesaggistico ambientale.

I terreni sono stati sottoposti a sequestro penale ed affidati in custodia giudiziaria, per le successive azioni necessarie per la bonifica, ai responsabili dell'ufficio ambiente dei comuni competenti per territorio. Anche questa attività a protezione dell'ambiente è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari.