L’On. Franco Sergio visita al Museo del Cedro di Santa Maria

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“Il cedro è un prodotto di eccellenza, in Calabria” ha detto l’On. Franco Sergio al termine della visita al Museo del Cedro di Santa Maria. “Più che di nicchia, deve essere considerato dalla politica una produzione d’eccellenza in grado di favorire lo sviluppo economico di tutto l’alto Tirreno cosentino”, ha aggiunto Sergio.

“È necessario sostenere le attività consortili e, quindi, fornire il concreto sostegno all’espansione produttiva del cedro, che richiama anche l’interesse di paesi come Israele dove viene utilizzato in cerimonie sacre di origini bibliche, anche e soprattutto per garantire il mantenimento delle qualità specifiche di tale coltura.”

Accompagnato dal presidente del Consorzio del Cedro, Angelo Adduci, il Consigliere regionale, Presidente della Commissione Affari Istituzionali, ha voluto seguire tutto il processo organizzativo, con l’osservazione dal vivo delle varie fasi del ciclo produttivo.

Secondo l’On. Sergio “C’è da portare avanti un discorso di integrazione della produzione cedricola in un più ampio progetto di valorizzazione del territorio, attraverso gli elementi che maggiormente lo contraddistinguono”.

“Grazie al Protocollo di Nagoya, ratificato dall’Unione Europea il 16 maggio 2014, che rappresenta un possibile anello di congiunzione tra le politiche per la conservazione delle biodiversità e quelle per la lotta alla povertà, viene garantito ai Paesi che dispongono di una ricca biodiversità la ripartizione dell’utilizzo delle risorse incoraggiandoli, quindi, a preservare tale ricchezza.”

“Non c’è dubbio come il cedro rappresenti il fattore dominante nel panorama agricolo dell’immediato entroterra tirrenico, presentando caratteristiche e peculiarità che lo differenziano dalla generica definizione di agrume in quanto, oltre le qualità organolettiche presenta una vocazione ad integrarsi nell’habitat di riferimento dal punto di vista sia colturale che dal punto di vista della conservazione e difesa del territorio.”

L’esponente politico ha potuto così essere informato sugli impieghi del prezioso agrume in gastronomia, dietetica e nella cosmesi.

“Si tratta ora” gli ha fatto notare il presidente Adduci “di inserire la filiera produttiva del cedro in un sistema integrato di sviluppo assieme alle componenti del turismo e della conservazione e difesa di un territorio dal patrimonio artistico e culturale di notevole spessore.”

E questo anche per sostenere il lavoro dei cedricultori, da sempre alla ricerca di corrispettivi adeguati agli investimenti e alle ore lavorative impegnate. Sergio ha poi visitato il Museo, a palazzo Marino.

Qui una bella mostra fotografica documenta la storia e le virtù del cedro, specie nella produzione dolciaria e di drink preparati da esperti barman della zona. Immancabile la degustazione di pasticcini e liquori al cedro con il loro inimitabile aroma.

Lo stesso cedro sarà a breve protagonista di un’intera giornata a Expo 2015.