Gianturco (Sovranità): “Si sta indebitando una intera generazione. Io non ci sto!”

Catanzaro Attualità

“Il modo in cui il sindaco Mascaro e la sua giunta stanno gestendo la situazione economico finanziaria in cui versa il comune di Lamezia Terme è lontana anni luce da quella che dovrebbe essere una reale e costruttiva soluzione”. A dichiararlo è Mimmo Gianturco, consigliere comunale di Sovranità – Prima gli Italiani.

“La maggioranza – afferma Gianturco - ha approvato in consiglio comunale la proposta di delibera relativa al disavanzo straordinario, che comporterà un carico economico pari a 41 milioni di euro sulle spalle dei lametini, spalmati in 30 anni. Le famiglie lametine si vedranno aumentare il costo dei servizi e il taglio alle prestazioni fornite dall’ente. Insomma, ancora una volta a pagare le spese della cattiva gestione politica sono i cittadini”.

“Con l’approvazione di questa delibera – continua il leader di Sovranità – stanno bruciando il futuro dei nostri figli, si stanno passando a loro i debiti creati dalla cattiva politica, e per noi tutto questo è inaccettabile. Nello stesso tempo stiamo riscontrando una scarsissima programmazione evidenziata anche dal fatto che tutta la documentazione relativa al bilancio, arriva in commissione consiliare permanente all’ultimo secondo utile”.

“Per risolvere il problema – conclude Mimmo Gianturco – bisogna attuare una seria programmazione amministrativa, una reale e competente verifica contabile, una adeguata pianificazione del personale e degli uffici tecnici ma soprattutto urge una sterzata politica, dando la priorità sull’erogazione dei servizi alle famiglie lametine e una riscossione equa dei tributi, che metta i cittadini nella reale condizione di poter pagare le tasse. Ma al momento tutto ciò sembra essere lontano dai programmi dell’amministrazione. Noi non vogliamo essere e non saremo mai complici di ulteriori indebitamenti che peseranno sulla città, non vogliamo e non possiamo tollerare che la nuova amministrazione, in continuità con la precedente, indebiti un’intera generazione. Per questi e per molti altri motivi il mio voto è stato contrario”.