Ieraci: “La Locride è stata completamente abbandonata”

Reggio Calabria Politica
Roberto Ieraci

"La Locride rimane abbandonata a se stessa. Sarebbe sbagliato pensarla come un’enclave, perché la Calabria è andata tutta alla deriva, ma qui si è privi di rappresentanza e di intermediazione politica. E’ in questo senso che si è “chiusi“, senza che nessuno se ne occupi". E' quanto afferma in una nota Roberto Ieraci, presidente dell Associazione Culturale "Nuovi Orizzonti per il Sud".

"L’ospedale di Locri - continua la nota - è stato voluto come Spoke, ma non è neppure quello. La foto dello sgomento ce la da il Pronto Soccorso e cosa vi succede. Siamo all’anno zero sul problema dei rifiuti. Fuori dalle infrastrutture … Oliverio e Renzi non pensano niente per la Locride! Il Cipe non ci rende giustizia nemmeno dei finanziamenti già decisi per il pezzo di St.106 Locri-Ardore. E siccome l’occupazione discende dai servizi e dalle infrastrutture, opportunità non se ne vedono. Crescono demotivate intere generazioni. La politica accende il “chiacchiericcio” sulla Città Metropolitana, ma l’Associazione dei Sindaci, impegnata a strappare qualche vantaggio per qualche singolo, non ha il profilo di chi sa entrare nel dibattito e farsi ascoltare, e sì che procedure e contenuti sono tanto impegnativi per questo nuovo vestito istituzionale! La Provincia va stancamente verso l’appuntamento con il suo scioglimento, nel 2016; anche lì tante dichiarazioni stampa e fatti nessuno. Tutta la politica deve impegnarsi allo stremo, chi può azionare qualche leva (ma abbiamo detto voglia non ce n’è), e chi può scuotere, incalzare, intervenire. La grande preoccupazione qual è? Che una politica “che non la regge”, si libera ( fatto ancora più grave ) di doveri, la prima cosa a cui ha pensato e pensa è di liberarsi della Locride. Mettiamoci a spiegarlo con iniziative e coraggio. Nel momento di maggiore impopolarità della politica, voglio riportare una frase dell’ex Ministro Altero Matteoli “Certo che la politica la debbono fare i politici (per bene), la sanità chi la fa, i medici o i tranvieri?".