“Rinascita Lamezia”: referendum per ipotesi redistribuzione fondi europei

Catanzaro Politica

“Mi sento in dovere di affermare che bisogna rimboccarsi le maniche tutti, per ottenere quello che ci spetta di diritto, mi riferisco ai soldi non spesi dei fondi europei del periodo 2007/2013. Si nota senza ombra di dubbio, che non ci sono più i tempi necessari per poter redigere progetti validi, constatando tutta l’enorme burocrazia che ci pervade per gestire questi fondi europei”. È quanto scrive Francesco Mendicino esponente del Movimento “Rinascita di Lamezia”.

“C’è sicuramente una mancanza di responsabilità, quindi è più che normale che nessuno prenda atto nel muoversi, ma cosi facendo perdiamo delle opportunità di crescita individuali e professionale, che solo con questa opportunità di generare lavoro si può sviluppare la capacità e conoscenza per essere efficaci nella vita. Personalmente penso che non ci siano i presupposti per poter gestire attivamente i fondi europei, quindi a lasciarli in delega a persone che magari non hanno una visione collettiva o la libertà di gestione di tempo per lo studio che magari tanti migliaia di giovani, che non hanno avuto la fortuna di avere una opportunità nella vita, nel poter essere parte attiva dello sviluppo del nostro territorio.

Ricordo che la regione Calabria è legittimata solo del 44% dei votanti, ed ha una maggioranza del solo 25,82% della popolazione, senza indicare la volontà degli altri abitanti di età compresa da 0 a 17 anni, e questi ultimi penso che siano i meno tutelati, per una serie di problematiche che non cito ma che tutti conoscono. Vi espongo direttamente la mia proposta, senza dilungarmi perché i miei precedenti comunicati hanno parlato chiaro, e dalle reazioni della popolazione rispetto ai comunicati, ho dedotto che non siamo minimamente pronti ad affrontare nulla, per la mancanza di informazioni utili, e per la dilagante disinformazione delle persone, alle prese con argomenti futili tutti i giorni.

Ripropongo un appello all’europarlamentare Laura Ferrara, che spero riesca a coinvolgere direttamente Beppe Grillo per essere il nostro amplificatore, per questa nobile causa di lotta alla sopravvivenza ed al benessere psico-fisico-emotivo, come avvenne per la famosa petizione che Beppe Grillo ha supportato per l’abbattimento dei costi di ricarica, presentando il tutto al parlamento europeo ed avendo successo, per questo motivo non abbiamo più l’odioso costo di ricarica; invece nel nostro caso c’è una necessità di studiare i presupposti con esperti del settore per invocare un referendum, dove si stabilisce semplicemente se tale giacenza di fondi residui del periodo 2007/2013, sia ridistribuita in equa parte effettuando una divisione matematica dove implica la somma rimanente dei fondi, diviso il numero degli abitanti calabresi.

Con tale operazione si va a strutturare un ripopolamento della domanda interna. Ovviamente la somma erogata avrà un limite di tempo massimo di spesa, (io ipotizzerei un anno), per immetterla nel mercato reale per creare beni e servizi, ed un indotto di lavoro spontaneo come avveniva un tempo senza grandi strategie o progetti, che stimando il gettito di denaro potrebbe creare circa 200 mila posti di lavoro. Tutto ciò è importante per il cittadino, perché per la prima volta si sentirebbe protagonista e non spettatore, negli scorsi anni anche pochi fortunati che hanno ricevuto poche centinaia di euro da parte dello Stato ne sono stati riconoscenti nell’anima, questa volta ipotizzando un dato approssimato, potrebbe essere una cifra pari o superiore a 5000,00 euro pro capite.

Abbiamo veramente bisogno di questo ossigeno e penso che tutti ne hanno diritto a migliorare il proprio tenore di vita, anche se tale somma non cambierà sicuramente la vita radicalmente ma indubbiamente aiuterà tantissimo nell’immediato, e chi già gode di potere economico, potrà sicuramente ricorrere a questi fondi per avanzare nella propria formazione o in beni strumentali, a differenza di chi li utilizzerà tali somme per soddisfare bisogni di prima necessità. Tale azione politica non sarà beneficenza, ma sarà inter cambiata con un’azione da parte di ogni singolo beneficiario per concorrere al bene comune, e saranno coinvolti gratuitamente parte di giovani professionisti, per formarli e per programmare i progetti del periodo 2014/2020”.