Inps: Calabria, nei primi 7 mesi del 2015 lavori stabili aumentati del 18,6%

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Oltre 286 mila nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel settore privato: questo il dato registrato da gennaio a luglio di quest’anno e che segna un incremento, sebbene di poco, rispetto allo stesso periodo del 2014 . Nei primi sette mesi inoltre, segno positivo anche per i contratti a termine (+1.925), diminuiscono gli apprendistato (11.521) e aumentano le cessazioni (+41.006). In pratica, la variazione netta tra nuovi rapporti e cessazioni (rispettivamente a 3.298.361 e 2.592.233) è di 706.128; nell’anno appena trascorso è stata di 470.604.

I DATI sono stati rilevati dall'Osservatorio sul precariato dell'Inps (l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) che segnala, tra l’altro, come i risultati peggiori in tal senso si siano però registrati nel Sud con la Sicilia a +11,2%, la Puglia a +17,3%) e per quanto riguarda la nostra regione, la Calabria, con un +18,6%.

L’aumento dei contratti a tempo indeterminato 2015 rispetto al 2014 risulta difatti superiore alla media nazionale, che è del +35,4%, in Sardegna (+36,3%), Friuli-Venezia Giulia (+85,3%), Umbria (+66,5%), Marche (+55,4%), Trentino-Alto-Adige (+53,3%), Piemonte (+53,1%), Emilia-Romagna (+51,1%), Liguria (+48,3%), Veneto (+47,4%), Lazio (+41,9%), Lombardia (+40,6%) e Toscana (+37,4%).

Le nuove assunzioni nel settore privato e stipulate in Italia, rilevate dall’Inps, sono state oltre un milione, appunto il 35,4% in più rispetto ai primi sette mesi del 2014. Quanto alle trasformazioni di rapporti di lavoro a termine, comprensive degli apprendistati, sono state invece oltre 388 mila (+41,6% rispetto al 2014). La quota di assunzioni con rapporti stabili sul totale dei rapporti di lavoro attivati/variati, da gennaio a luglio 2014, era stata del 32,8%; nel 2015 è passata al 40,2%.

Quanto alle qualifiche professionali, poi, i nuovi contratti hanno mantenuto, nel confronto tra i due periodi, una sostanziale stabilità per quanto riguarda gli operai (che dal 71,9% del 2014 scende al 71,8%), mentre per gli impiegati segna una leggera crescita passando dal 22,6% del 2014 al 23,4% di quest’anno.

Aumenta anche il lavoro full time: i nuovi rapporti lavorativi si attestano al 63,1% del totale delle nuove assunzioni (+0,9% rispetto al 2014). Per quanto riguarda, invece, i buoni lavoro, nei primi sette mesi del 2015 sono stati venduti quasi 62 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio (del valore nominale di 10 euro): il 73% in più rispetto al 2014 con punte del 93,9% nelle regioni insulari e dell'83,5% in quelle del Sud.