Trivellazioni, De Masi risponde al PD

Crotone Attualità
Emilio De Masi

“Ho difficoltà ad interpretare la nota stampa emanata l’atro ieri dal PD quale replica, probabilmente, alla mia proposta sulla questioni delle trivellazioni. E quindi ne approfitto semplicemente per una precisazione di carattere sia politico che normativo su cui gli esponenti del PD sembrano davvero distratti.” È quanto dichiara in una nota Emilio De Masi, presidente del movimento 139.

“La richiesta di una ordinanza sindacale di necessità, - prosegue- riferibile a quel c.d. "principio di precauzione" (introdotto dal Trattato istitutivo dell'Unione Europea e disciplinato in Italia nel D.Lgs. 152/2006) che motiva l'adozione di misure cautelari laddove sussistano rischi per l'ambiente e per la salute dei cittadini, anche in situazioni di incertezza scientifica, avrebbe effetti, almeno temporanei, di inibizione o sospensione di ogni attività di ispezione e trivellazione.

Il meritorio atto di indirizzo del nostro Comune che risale al 2013 è ormai privo di influenza diretta sulle richiamate attività. Mi permetterei pertanto di ribadire la proposta rivolgendomi direttamente al Sindaco - afferma- che potrebbe procedere ad emanare quell'ordinanza nella consapevolezza che ogni gesto istituzionale che si prefigga di scongiurare rischi di stabilità al territorio è, al di là di tutto, un preciso dovere di chi detiene un'alta responsabilità pubblica.

Nel caso, inoltre, fossero dirette a me allusioni circa un mio disincanto prolungato verso tali questioni ed un improvviso e calcolato ritorno di fiamma, devo rilevare l'imperdonabile disattenzione di chi evidentemente non ha seguito l'intensa attività svolta in Consiglio regionale anche sulle questioni ambientali e riconosciute e talora apprezzate anche da parte degli avversari.

Nessuno, neanche il PD – conclude De Masi- può da un lato confutare integralmente l'attività amministrativa della Giunta comunale di Crotone (come fatto qualche settimana addietro da parte del commissario cittadino) e dall'altro giudicare come frutto di intenzioni elettorali una proposta che non disturba nessuno, salvo, evidentemente, che l'inattacabile funzione del "manovratore".”