Silentart 2.0: successo al Parco Scolacium per l’Associazione Folding

Catanzaro Tempo Libero

In una notte d’estate dal sapore di poesia, tra le più originali di questa estate calabrese 2015 e dopo il notevole risultato, in termini di numeri e qualità, ottenuto lo scorso 15 maggio al museo Marca di Catanzaro con l’organizzazione del primo SilentArt in Italia, l'Associazione Folding ha mantenuto fede alle aspettative ed ha ottenuto un ulteriore grande successo lo scorso 6 agosto con Silentart2.0, L'evento dove musica e arte si incontrano.

L’ambizioso evento, è stato organizzato dall’Associazione socio culturale Folding, guidata dal Presidente Vincenzo Cannistrà, vice presidente Domenico Garofalo, segretario economo Giuseppe Anania, il consiglio direttivo è completato da Claudia Curcio, Massimo Scalzo e Sonia Rania.

SilentArt 2.0 è stato il primo evento in assoluto nel suo genere realizzato in un parco archeologico in Italia e non solo, nella suggestiva cornice del Parco Archeologico di Scolacium a Roccelletta di Borgia (CZ) ricco di storia e cultura millenaria. Nel rispetto e in perfetta armonia col contesto, attraverso centinaia di cuffie wireless luminose, sono stati diffusi contemporaneamente ritmi e stili musicali differenti con un dj set d’eccezione Aldo Carpanzano, Piero Costa e Mino Stella dove con un semplice click sulla cuffia si poteva passare a scelta dal colore rosso, al blu, al verde e ad ogni cambio di colore si verificava cambio di dj, musica e ritmo.

Il tutto è stato reso ancor più suggestivo da studiate scenografie di luci, proiezioni, performance e installazioni di artisti contemporanei. Tra questi è stata proiettata contemporaneamente allo sviluppo musicale della serata, in un tanto complesso quanto suggestivo rapporto tra musica arte e storia, la mostra multimediale “Archeologia in Calabria” con la collaborazione della Fototeca della Calabria con foto del noto professionista Antonio Renda e sono state esposte alcune opere della pluripremiata artista calabrese Maria Teresa Sorbara dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

Silentart è un format dal linguaggio contemporaneo, progettato dall’Associazione Folding, che rompe gli schemi tradizionali, con l’obiettivo di capire e sviluppare, insieme ai fruitori dell’evento, l’affascinante e complesso rapporto tra musica, arte, cultura e storia.

Un'esperienza artistico-musicale non tradizionale che fa della contaminazione e sperimentazione il suo elemento essenziale, con caratteristiche esclusive, difficilmente paragonabili ad altre esperienze sensoriali.


Sia il primo SilentArt in Italia al museo Marca di Catanzaro che il SilentArt2.0 al Parco Archeologico di Scolacium hanno permesso di diffondere, inoltre, la coscienza e fruizione di queste due importantissime strutture pubbliche incredibilmente sconosciute alla maggior parte dei nostri coetanei, proponendo grande attenzione sia verso l’arte contemporanea che verso la storia millenaria della nostra terra.

Interessante inoltre il fatto di aver raggiunto un target di partecipanti molto variegato, giovani, , meno giovani, professionisti, amministratori, famiglie, un seguito di centinaia di persone rimaste colpite dal progetto e che in gran parte si ritengono insoddisfatte dal livello di manifestazioni artistico culturali presenti sul territorio, che hanno bisogno di novità e di complessità, raggiungendo quindi l’obiettivo della diversificazione sociale, coinvolgendo fasce differenti che interagiscono tra di loro in maniera interessante e innovativa.

Spesso di parla di rinnovamento e di segni di rottura nella nostra città e nella nostra Regione, ma purtroppo la maggior parte delle volte o non si fa nulla in una atmosfera statica sconcertante o rimane tutto nelle belle parole delle conferenze stampa. Crediamo, invece, sia necessario ideare e realizzare eventi culturali e musicali caratterizzati da elementi di forte rinnovamento nei fatti, per questo continueremo a sviluppare l’ambizioso format SilentArt e concretizzare, allo stesso tempo, nuovi ulteriori format sono previsti nel breve,dal taglio differente per poter contribuire concretamente al decisivo processo di cambiamento, andando in profondità, senza paura di osare.