A Rossano gli angeli del fango e molti volontari

Cosenza Cronaca Antonio Le Fosse

A Rossano, dopo l'alluvione di mercoledì scorso, sono arrivati, nelle ultime ore, gli angeli del fango e molti volontari. Proseguono, infatti, le operazioni, coordinate dal Prefetto di Cosenza, per tornare alla normalità, grazie al supporto di tutte le forze dell'ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato), ma anche di tante associazioni di volontariato del territorio. Numerosi, poi, i volontari provenienti da tutta la Calabria e da altre regioni d'Italia.

Da sottolineare, in questa triste vicenda che ha colpito la città del Codex nel periodo clou con l'arrivo di tanti turisti prima di Ferragosto, la presenza sul luogo del disastro di molti giovani che, con stivali ai piedi e pale alla mano, sono impegnati, insieme agli uomini della Protezione Civile ed ai militari dell'Esercito Italiano, a spalare il fango dalle strade e dentro le abitazioni. Preziosa, tra l'altro, l'assistenza garantita, giorno e notte, ai tanti sfollati che, al momento, si trovano all'interno del palazzetto dello sport alla Scalo cittadino.

Significativa, poi, la generosità dei rossanesi che, oltre a manifestare la loro vicinanza a quanti hanno perso tutto in poche ore, si sono prodigati nel portare ogni cosa: dagli alimenti ai beni di prima necessità, dagli indumenti alle scarpe. Una catena umana di solidarietà di tanta gente che, in questo momento di piena emergenza, ha manifestato la propria vicinanza alle 800 persone evacuate da case e strutture turistiche a causa del violento nubifragio che si è verificato lungo la costa ionica cosentina e, in particolare, nella città di Rossano.

Molti gli agriturismi, le case parrocchiali e le abitazioni private che si sono fatte carico di ospitare le persone più disagiate e deboli, quali i disabili e i bambini per evitare loro un ennesimo disagio nel dormire ammassati. Hanno perso tutto: il camper, l'auto, la tenda dove dormivano, i cellulari, il denaro custodito scrupolosamente nei portafogli, i vestiti e persino gli alimenti di prima necessità. Il sindaco di Rossano, di comune accordo con il governatore della Calabria, ha chiesto, intanto, lo stato di calamità al Premier Matteo Renzi.