Piccioni (Lamezia insieme) su sit in a Capizzaglie

Catanzaro Politica

"La scena a cui abbiamo assistito ieri pomeriggio nella nostra città, per le strade del quartiere Capizzaglie, fomentata dagli esponenti di Mtl-noi con Salvini con la collaborazione dei sodali di Casapound, è l’immagine esemplificativa di ciò di cui è capace certa destra nella nostra città: mistificare la realtà a proprio uso e consumo per fomentare razzismo, intolleranza, offese verbali, arrivando persino a minacciare i giovani ospiti di una comunità di accoglienza per minori non accompagnati per dare sfogo al populismo più basso e volgare. E’ una scena che la nostra Lamezia non merita!". E' quanto sostiene il consigliere comunale di Lamezia, Rosario Piccioni.

"Una città - continua la nota - che si distingue positivamente in Calabria e in Italia per tante esperienza positive di volontariato e accoglienza, non può tollerare che per le sue strade siano esposti cartelloni con frasi inaccettabili e fuori da ogni regola morale come “Tornatevene nella Savana”. Quello che è successo nelle ultime ore nella nostra città, è un fatto di una gravità inaudita e chi ha utilizzato strumentalmente una notizia “falsa” - come dichiarato nelle scorse ore dal Commissariato di Polizia che ha escluso chiaramente la pista dell’aggressione nei confronti dell’anziano - deve assumersi le proprie responsabilità! Altrimenti si abbia il coraggio di dire che le Forze dell'ordine non dicono il vero!!! Noi crediamo fermamente nelle istituzioni e nel messaggio che oggi hanno trasmesso. Chi riveste cariche pubbliche, a qualsiasi livello, prima di parlare o di scrivere su Facebook, deve contare fino a 10 e fare tutte le verifiche necessarie, soprattutto quando si tratta di raccontare fatti delicati che smuovono l’opinione pubblica. Per queste ragioni sento di dover stigmatizzare l’atteggiamento irresponsabile dei colleghi consiglieri Massimo Cristiano che non solo ha veicolato attraverso il suo profilo Facebook una notizia rivelatasi “falsa” nel suo elemento “pubblico” più rilevante, quello dell’aggressione, ma l’ha anche condita con le solite considerazioni populiste e razziste a cui insieme ai suoi sodali di Mtl ormai ci ha abituato da anni.

Così come quella di Mimmo Gianturco che ancora una volta non ha perso occasione per speculare politicamente sulla vicenda. Una notizia artatamente costruita e diffusa per alimentare un clima di odio e intolleranza in città, un’occasione troppo “ghiotta” per chi non ha altri argomenti per coinvolgere i cittadini se non di parlare alla pancia: e così’, nonostante la smentita da parte del commissariato di polizia diffusa poco dopo le 14.50, gli esponenti di Mtl insieme a quelli di Casapound hanno continuato testardamente nel pomeriggio di oggi a portare avanti la loro campagna d’odio. Se il consigliere Massimo Cristiano e i suoi amici si sforzassero di guardare oltre la punta del loro naso e senza paraocchi, vedrebbero che non esiste da nessuna parte una Lamezia che respinge, una Lamezia intollerante e stanca di convivere con persone di nazionalità, etnia e culture diverse. Esiste una comunità accogliente, che desidera stabilire relazioni positive con chi arriva nella nostra città nella maggior parte dei casi fuggendo da situazioni terribili, di guerre, dittature, condizioni sociali ed economiche inumane. E soprattutto – lo sappiano quelli di Mtl – la stragrande maggioranza dei cittadini lametini perbene e ragionevoli rifiuta categoricamente l’odio e l’intolleranza fomentata dalle destre ed è indignata per quanto è successo nelle scorse ore; si sente presa in giro da quelli che dovrebbero essere i rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni e che, come vuole la Costituzione, dovrebbero assolvere il loro compito con “disciplina e onore”.

Sono fortemente preoccupato per il clima pericoloso che si è generato in città. Avevamo messo in guardia dai rischi di avere al governo della città una forza politica come Mtl che continua a fare della “paura del diverso”, della logica della contrapposizione tra civiltà il pilastro della sua attività politica. Ho già contattato personalmente il Sindaco Paolo Mascaro chiedendo che gli esponenti del partito della sua maggioranza si assumano le proprie responsabilità rispetto a quanto successo nelle ultime ore e lo stesso primo cittadino, come rappresentante di tutta la nostra comunità, vigili con attenzione perché nessuno, a cominciare dalle forze politiche che amministrano la città, alimenti intolleranza e razzismo nei confronti dei tanti immigrati che da anni vivono e lavorano sul nostro territorio e Lamezia possa continuare a distinguersi come città accogliente, inclusiva e solidale. Spero che il sindaco dia il segnale forte ed importante che il suo ruolo istituzionale gli impone".