Altomonte, in 7mila alla “Notte Bianca” dell’Euromediterraneo

Cosenza Tempo Libero

Va in archivio una strabiliante “Notte Bianca” che ad Altomonte ha fatto registrare un grande successo di pubblico con oltre settemila presenze che hanno letteralmente invaso l’evento di “full immersion night” dell’Euromediterraneo 2015. La notte è stata lunga e ricca di sorprese all’interno del cartellone dell’Altomonte Festival. E da piazza Balbia dove c’è stata la prima accoglienza è stato un susseguirsi di attrazioni, colori, giochi, gastronomia, oltre davvero a tantissima gente. Piazza Anfiteatro è stata animata con un gruppo di balli latino-americani e stand enogastronomici, in piazza San Francesco c’è stata l’animazione per bambini; la musica, fino alle prime luci dell’alba, è andata vanti grazie ad un gruppo di ballerine Brasiliane e altri artisti a sorpresa. In piazza San Giacomo, invece, si è esibito un altro gruppo si chiama “Latinchiazza” senza far mancare altri stand enogastronomici.

In piazza Coppola, inoltre, agli stand enogastronomici della cucina della tradizione locale si è aggiunto lo spazio dedicato ai giovani con Jonica radio live, Davide Gialdino e Dj Attilio Parrotta. In piazza Tommaso Campanella e Piazza S. Maria della Consolazione, il gruppo “FarAway” e dj set di latin dance. Una “Notte Bianca” dedicata alla sangria made in Calabria, con le pesche e il vino Altomontese, visto l’eccellenza delle due produzioni leader del settore in Europa.

Giulio Pignataro art director della “Notte Bianca”, ha voluto ringraziare anzitutto Lia Germano assessore alle attività produttive e responsabile degli stand, la sua collega, al turismo e spettacolo, Lina Fittipaldi e tutto lo staff: dai custodi museali all’ufficio turismo; dall’ufficio tecnico ai ragazzi che hanno lavorato nello staff dell'evento; d alle attività commerciali agli stand che hanno dato il massimo per la buona riuscita della manifestazione tra le più acclamate dai turisti, e soprattutto alle migliaia di persone che hanno gremito i vicoletti, i monumenti, musei, e le nove postazioni musicali del borgo medievale di Altomonte. Un grazie esteso all’intera Amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Lateano e a tutti i consiglieri che, per il secondo anno consecutivo hanno riconfermato la direzione artistica dell'evento a Giulio Pignataro.

Senza dimenticare i musicisti, l'ottimo gruppo di lavoro della direzione artistica: da Antonio Blandi, direttore organizzativo con "Officine delle Idee", a Marianna Stefania Caporale e Andrea Solano, dal Presidente della Pro Loco di Altomonte Francesca Gaeta alla Protezione Civile, fino ai Vigili Urbani, ai Carabinieri, alla Polizia Provinciale ed alle Guardie Giurate: a tutti grazie e arrivederci al prossimo anno. Neanche il tempo di rifiatare che domani sera, 12 agosto, nell’area concerti del casello arrivano i TaranProject di Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea, un inarrestabile fenomeno della nuova musica popolare nazionale, che di recente hanno pubblicato il loro nuovo ed atteso album dall'emblematico titolo: "Sonu".

"Sonu a ballu" (semplicemente "u sonu") è il nome arcaico col quale veniva identificata la tarantella calabrese. Con un linguaggio semplice eppure raffinato, con la sfrontatezza e l'autorevolezza che solo alcuni artisti possono vantare, i TaranProject raccolgono e trasportano il sapore antico della tarantella calabrese per incarnarla nel presente. Nel nuovo album "sonu" i TaranProject raggiungono la loro massima espressione artistica e, grazie ad una formula collaudata e credibile, ci regalano quello che può essere definito il disco della maturità per la band guidata da Mimmo Cavallaro (voce, chitarra battente e lira calabrese) e Cosimo Papandrea (voce, organetto e lira calabrese). La vocalità di Mimmo Cavallaro e la presenza scenica di Cosimo Papandrea sono i punti di forza della formula vincente di questa band, che poggia anche sulla compattezza del gruppo, trascinante nella dimensione live, e sulla ricercatezza delle soluzioni armoniche; l’utilizzo del dialetto calabrese, che all’orecchio estraneo risulta di ardua comprensione ma rivela sorprendente musicalità.