Pd sul Mezzogiorno, presente anche il segretario Enzo Bruno

Catanzaro Politica

Alta velocità, Infrastrutture, Agroalimentare, Turismo, Porto di Gioia Tauro, Banda larga. Sono queste le priorità indicate dal premier e segretario nazionale Matteo Renzi nella relazione alla Direzione nazionale, convocata ieri. Un’importare iniziativa che punta concretamente a fare del Mezzogiorno una risorsa andando oltre il “piagnisteo” e “l’autoassoluzione” per atavici ritardi che non sono attribuibili al destino cinico e baro quanto, troppo spesso, alla scarsa lungimiranza di una politica che ha abdicato al proprio ruolo propulsivo nell’interesse del bene comune”. E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, e segretario provinciale del Pd, Enzo Bruno, che ieri pomeriggio ha partecipato alla riunione della Direzione nazionale del Partito guidato dal premier Matteo Renzi per aprire un confronto sul futuro del Mezzogiorno dopo gli allarmanti dati diffusi dallo Svimez. Alla Direzione nazionale, oltre al presidente della Regione Mario Oliverio, al presidente della Provincia di Catanzaro, e al segretario regionale Ernesto Magorno alla testa della batteria dei parlamentari calabresi, tra gli amministratori presenti il presidente del consiglio regionale Nicola Irto, l’assessore regionale all’Economia Carmela Barbalace, l’assessore regionale alla Pianificazione territoriale Francesco Rossi.

“Quanti pensavano che la riunione di ieri fosse una trovata mediatica dovrà ricredersi: il percorso indicato ci porta verso un’assunzione di proposte e misure che a settembre, prima dell’approvazione della Legge di Stabilità, contribuirà a rendere concreta questa discussione che ci consentirà di assumere strategie nazionali capaci di fare davvero del Mezzogiorno, che non ha bisogno né di assistenzialismo né di ricette miracolose, il punto da cui ripartire. Siamo pronti a mettere a servizio di tutto il Paese le nostre grandi potenzialità e risorse – ha detto ancora il presidente della Provincia di Catanzaro – e il premier Renzi continuerà a dimostrarci la sua vicinanza, come ha sempre fatto sin dal suo insediamento, intensificando la sua presenza. Quello che il Sud aspetta da tempo è un grande progetto che poggi su idee innovative in settori strategici come le infrastrutture e la logistica. Sono stato sempre convinto che l’Alta velocità avrebbe potuto scardinare in maniera decisiva l’isolamento che ha condannato la Calabria ai margini dell’Europa, e lo ripeto da anni. Non è possibile pensare ad un Paese che cresce insieme, se da Reggio Calabria a Roma si impiega ancora il doppio del tempo che si impiega da Roma e Milano. L’Alta velocità è una infrastruttura indispensabile per consentire la ricomposizione del Paese perché collegare Salerno a Reggio Calabria significa costruire un solido ponte verso la Sicilia e, quindi, verso il Mediterraneo che rappresenta un’area di sviluppo commerciale per il nostro sistema di imprese, non soltanto quale possibile obiettivo di investimenti produttivi ma in quanto mercato di sbocco che esprime consumi in forte ascesa. In questa riflessione si inserisce in maniera consequenziale anche il ragionamento sul potenziamento del Porto di Gioia Tauro, l’attenzione alla filiera dell’Agroalimentare e del turismo. Non possiamo, quindi, che condividere il monito del premier Renzi: basta al piagnisteo. Serve un patto forte fra gli amministratori del Sud – conclude Enzo Bruno - per affrontare i problemi e non subirne le soluzioni che si costruiscono nei territori. Il responsabile del futuro del Mezzogiorno è il Pd, se perdiamo perde il Pd ma se vinciamo vince l’Italia”.