Lavoratori lsu-lpu Calabria bloccano A/3 a Cosenza e imbarchi a Reggio

Cosenza Cronaca
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Protesta degli Lsu e Lpu calabresi, che stamattina hanno bloccato l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria all'altezza di Cosenza. I manifestanti protestano dopo che il Senato, ieri, ha bocciato l'emendamento che stanziava le risorse per la loro stabilizzazione. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine. Notevoli i disagi alla circolazione stradale.

A causa della manifestazione l'autostrada è provvisoriamente chiusa, in entrambe le direzioni, tra il km 245 e il km 259. Per i veicoli diretti a nord - comunica l'Anas - l'uscita obbligatoria è allo svincolo di Cosenza Sud con rientro allo svincolo di Montalto, per i veicoli diretti in direzione sud, invece, l'uscita obbligatoria è allo svincolo di Montalto con rientro svincolo di Cosenza Sud. Il tratto interdetto alla circolazione è presidiato dalle squadre Anas e della Polizia Stradale per la gestione della viabilità in piena sicurezza.

Bloccati da stamane anche gli imbarchi per la Sicilia da Villa San Giovanni. I lavoratori Lsu-Lpu della provincia di Reggio Calabria hanno infatti attuato anche loro la protesta contro la mancata approvazione dell'emendamento che avrebbe dovuto consentire la loro stabilizzazione. Sul posto, fra gli altri, il neo assessore regionale al Lavoro, Federica Roccisano.

"Dopo la vergognosa notizia giunta ieri pomeriggio da Roma, con il governo che ha cancellato l’emendamento per la stabilizzazione degli Lsu-Lpu della Calabria, che da oltre 15 anni stanno lavorando in nero per conto dello Stato, non si è fatta attendere la reazione dei lavoratori che, dopo le assemblee di ieri, hanno deciso di far giungere l’eco della propria rabbia a Roma". E' quanto si legge in una nota dell'Usb.

"Infatti - continua la nota - stamattina a Cosenza, dove da ieri la USB è in campo con un presidio permanente, i lavoratori sono accorsi in massa per gridare il loro sdegno e protestare con forza, occupando la rete autostradale in entrambe le direzioni ed isolando così di fatto la nostra regione dal resto del Paese.

Contemporaneamente, altri lavoratori, sempre con la presenza di USB al loro fianco, si è riunito anche a Villa San Giovanni dove sono stati bloccati i traghetti e le vie d’accesso per e dalla Sicilia.

La USB si è detta "a fianco di questi lavoratori ed in queste ore sta facendo le proprie pressioni politiche a livello centrale per un intervento in extremis che scongiuri l’esito di questo ennesimo affronto nei confronti della nostra regione. Riteniamo davvero sconcertante - affermano i sindacati - la politica del governo Renzi che, dopo essere venuto in Calabria per rassicurare tutti riguardo l’occupazione, attua poi una radicale politica di tagli, chiudendo le province, uffici statali e, nel nostro caso, mandando a casa oltre 5.000 lavoratori. Il governo ha deciso di isolare la Calabria economicamente e politicamente, i lavoratori e la USB stanno ritenendo giusto isolare allora anche le vie di accesso alla nostra regione. Le proteste, non si fermeranno, nella speranza che il governo si ravveda e individui una soluzione a questa vertenza, attendendo anche dei passi ben precisi da parte della politica calabrese".

h 14:47 | I lavoratori continuano imperterriti nelle loro azioni di protesta, malgrado le terribili condizioni climatiche a cui sono sottoposti, sotto il sole cocente.

Per alcuni lavoratori sono dovuti intervenire i soccorsi a causa di seri malori dovuti al caldo.
L'orecchio è sempre teso a Roma ed alle notizie che tutti sperano di ascoltare, visti gli interventi di USB nazionale presso il parlamento.

Sempre a causa della manifestazione permane la chiusura dell’autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria in corrispondenza dello svincolo di Cosenza nord (km 253,000). L’uscita obbligatoria per i veicoli in direzione sud è quella di Tarsia nord. Permangono rallentamenti e code all’altezza di Cosenza sud e Montalto.

h 15:41 | I manifestanti hanno occupato anche la stazione ferroviaria di Villa San Giovanni, principale snodo del traffico navale dalla Calabria verso la Sicilia.


PROTESTA LSU/LPU: PRESENTE A VILLA SAN GIOVANNI L’ASSESSORE ROCCISANO

h 14:30 | L'assessore regionale al Lavoro Federica Roccisano - informa una nota dell'Ufficioo stampa della Giunta - è stata questa mattina a Villa San Giovanni, dove le principali sigle sindacali (CGIL, CISL, UIL, USB) ed i lavoratori LSU/LPU stanno manifestando di fronte all'imbarco della "Caronte", in risposta al non inserimento dell'emendamento che li riguardava.

"Ho ascoltato - ha detto l'Assessore Roccisano - le loro richieste e sono al loro fianco. Va chiarito con forza che questa azione non costa nulla al governo. I fondi li ha messi a disposizione la Regione Calabria e sono risorse proprie calabresi. Non interessa, ne' politicamente ne' tecnicamente dove e come vengono inseriti gli emendamenti. Io sono al servizio della regione Calabria, e svolgo la funzione di assessore regionale per rispondere al popolo calabrese. Non ho altri interessi e non ho altre responsabilità se non quella di garantire, in questa fase ed in questa vicenda specifica, ai 5000 LSU/LPU la loro prosecuzione del contratto di lavoro. Ne' la Calabria ne' loro stanno chiedendo alcuna elemosina o finanziamento aggiuntivo o straordinario.La situazione di cui parliamo non e' assimilabile a casi di altre regioni, ne' questa e' la sede per fare simili confusioni, spesso strumentali solo a non affrontare né risolvere il problema. Se il Ministro Poletti ha altre soluzioni da proporre sono pronta a riceverle, valutarle e discutere in qualsiasi momento e luogo. Sino ad allora la Calabria proseguirà' con le soluzioni e gli strumenti già individuati e finanziati con fondi propri.

Mi auguro e sono certa che i parlamentari calabresi siano latori attivi di questa linea e che anch'essi lavorino nel solo interesse dei cittadini calabresi stimolando il governo a facilitare le soluzioni e non ostacolare e incancrenire problemi gravi e seri che toccano la vita quotidiana delle persone. Sino a quando il governo non ci proporrà' altre soluzioni concrete, i sindaci della mia regione saranno in condizione di continuare legittimamente a spendere i fondi messi a disposizione dalla regione in deroga".