Lsu/Lpu. Senato: no ad emendamento, a rischio i lavoratori. Oliverio annuncia battaglia

Calabria Politica

“Quanto sta succedendo al Senato sulla vicenda degli Lsu calabresi è un fatto di inaudita gravità. Si impedisce ai Comuni calabresi di portare a compimento il percorso di contrattualizzazione di 5000 lavoratori precari a cui sono affidate le fondamentali attività di erogazione dei servizi primari nei nostri territori. Sono lavoratori che da oltre vent'anni sono tenuti in una condizione di precarietà che assorbe ingenti quantità di risorse finanziarie pubbliche. Oggi non proponiamo un aumento ma una ottimizzazione della spesa. Quasi a costo invariato vogliamo garantire certezza ai Comuni sui servizi e riconoscere diritti elementari a lavoratori che hanno di fatto impiegato la loro vita alla dipendenza della Pubblica Amministrazione e che oggi, così stante le cose, non hanno neanche la garanzia dell'accesso alla pensione”.

Commenta così, il governatore della Calabria Mario Oliverio, la decisione del Senato di non inserire nel decreto legge sugli Enti locali l'emendamento (firmato da Doris Lo Moro del Pd e Nico D'Ascola dell’Ncd), che avrebbe potuto permettere l'impiego dei fondi per contrattualizzazione i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. Oliverio però annuncia battaglia: “Il Governo nazionale - afferma il presidente della Regione - dovrà assumersi le proprie responsabilità: favorire e non bloccare un processo di riordino e trasparenza. Da Roma si debbono limitare ad autorizzare la spesa di 38 milioni di euro che sono a totale carico della Regione. Si dovrà impedire che i Comuni siano bloccati dalla tagliola del Patto di Stabilità. Una norma legislativa autorizzativa di cui, se non fosse stata richiesta dalla burocrazia ministeriale, non ce ne sarebbe stato nemmeno bisogno. La Calabria non può essere bloccata da una burocrazia statale forte con i deboli e debole con i forti. Forse la Calabria di fronte al Paese non è mai stata con le carte in regola come questa volta.

Per quanto mi riguarda andrò fino in fondo” chiosa ancora Oliverio aggiungendo che “Verificherò tutte le strade possibili, anche quelle eventualmente alternative alla norma autorizzativa. Non lascerò nulla di intentato per poter difendere il diritto dei Comuni calabresi e dei lavoratori. Se dovessi essere costretto dalla permanenza delle pastoie burocratiche e dal silenzio del Governo - conclude - non esiterò ad assumere iniziative clamorose a difesa della Calabria e dei lavoratori calabresi”.


MAGORNO (PD): GOVERNO SBLOCCHI RISORSE DELLA REGIONE

“Il Governo compia subito i passi necessari per garantire il lavoro dei cinquemila Lsu-Lpu calabresi e sbloccare le risorse già stanziate dalla Regione per la contrattualizzazione degli lsu-lpu. Il mancato inserimento del decreto sugli Lsu-Lpu nel decreto legge sugli enti locali, sta determinando una situazione esplosiva in una regione che già sul tema del lavoro vive situazioni di tensione e grave disagio”.

È quanto dichiara in proposito il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno. “Mi appello pertanto - dice ancora il segretario - alla capacità del Governo di trovare in tempi brevissimi una soluzione a tutela di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie. Sarò impegnato nelle prossime ore, assieme alla deputazione parlamentare del nostro partito ed al Presidente della Giunta regionale per sollecitare presso l’esecutivo un esito ragionevole e positivo di questa vicenda che - conclude Magorno - deve necessariamente essere risolta con la massima urgenza”.


D’ASCOLA (AP): LAVORATORI HANNO DIRITTO A FUTURO DIGNITOSO

“Siamo molto dispiaciuti per il mancato inserimento dell’emendamento per gli LSU- LPU calabresi,presentato da me e dalla senatrice Lo Moro, nel decreto legge sugli enti locali”. Ad affermarlo è il senatore Nico D’Ascola, responsabile giustizia Area Popolare, firmatario dell’emendamento. “E’ una situazione drammatica che - aggiunge - rischia di diventare ancora più difficoltosa per i lavoratori che da anni attendono la stabilizzazione e di vedere riconosciuto il proprio rapporto di lavoro negli Enti locali, nei quali svolgono ormai servizi indispensabili al funzionamento dell’amministrazione pubblica locale".

"Insieme alla senatrice Lo Moro - prosegue D'Ascola - abbiamo lavorato in perfetta sintonia nella convinzione dell’assoluta necessità di un emendamento in favore dei lavoratori LSU – LPU calabresi che da anni sono utilizzati senza tutele e senza il riconoscimento dei più elementari diritti nel proprio lavoro. La battaglia non si ferma qui, continueremo la nostra lotta per il riconoscimento di questo diritto che riteniamo necessario per dare speranza ai lavoratori. La politica deve occuparsi del malessere sociale, non può essere indifferente nei confronti di una realtà sociale che in Calabria coinvolge migliaia di persone che rischiano di essere fortemente penalizzate. La politica - conclude D’Ascola - deve avere un volto umano e guardare alle esigenze dei lavoratori che hanno diritto ad avere un futuro dignitoso”.